Non tutti pagano il canone RAI con addebito diretto sulla fattura dell’utenza elettrica. Alcuni devono provvedere con Modello F24 da pagare alla posta.
In questa situazione si trovano tutti coloro che, pur essendo possessori di televisore in casa non possono ricevere addebito in bolletta in quanto non hanno utenza elettrica intestata. Si pensi, ad esempio, a chi vive in affitto e ha l’utenza elettrica intestata ancora al proprietario. Il canone TV lo deve pagare l’inquilino che possiede la TV e non il locatore.
Per capire meglio occorre che andiamo con ordine.
Presupposto e addebito in bolletta
Il presupposto del canone RAI è il possesso della TV in casa. Paga la tassa chi possiede il televisore. Prima del 2016 il canone veniva riscosso con bollettino di c/c. Dal 2016, invece, il legislatore ha introdotto la presunzione secondo cui chi è intestatario di utenza elettrica residenziale si presume possessore di TV e, quindi, deve pagare il canone (90 euro annui).
Il pagamento avviene con addebito diretto sulla bolletta della luce in:
- 10 rate di pari importo (da gennaio a ottobre) se il fornitore dell’utenza emette fattura mensile;
- 5 rate di pari importo se il fornitore dell’utenza emette fattura ogni due mesi.
Laddove, pur se intestatari di utenza elettrica residenziale non si possiede nessun televisore è possibile sottrarsi all’addebito, inviando all’Agenzia Entrate la dichiarazione sostitutiva di non detenzione. A questo proposito, entro il 30 giugno 2023 la seconda chance per l’esenzione canone RAI 2023.
Canone RAI in posta, chi e quando deve andare
Ci sono dei casi in cui, come anticipato, il canone RAI non può essere pagato con addebito diretto sula bolletta della luce ma deve essere pagato con Modello F24. In dettaglio, ciò si verifica in questi due casi:
- quando non c’è intestazione dell’utenza elettrica ma in casa è presente la TV;
- per il pagamento del canone da parte dei cittadini per i quali la fornitura di energia elettrica avviene nell’ambito delle reti non interconnesse con la rete di trasmissione nazionale (vedi elenco allegato al decreto del 13 maggio 2016, n. 94).
In queste circostanze, è possibile pagare 90 euro in unica soluzione (scadenza 31 gennaio di ogni anno), oppure fare:
- due pagamenti semestrali (45 euro ciascuno), rispettivamente entro il 31 gennaio e il 31 luglio;
- quattro rate trimestrali (23,93 euro ciascuno), rispettivamente entro il 31 gennaio, il 30 aprile, il 31 luglio e il 31 ottobre.
I codici tributo da utilizzare sono TVRI (in caso di rinnovo) oppure TVNA (in caso di nuovo abbonamento).
Riassumendo…
- il canone RAI si paga con addebito diretto sulla bolletta della luce
- devono pagare il canone RAI con Modello F24, ad esempio, coloro che pur possedendo TV non hanno utenza elettrica intestata (ad esempio l’inquilino quando l’utenza è intestata al locatore)
- il pagamento con F24 può farsi in unica soluzione, in due rate semestrali oppure quattro rate trimestrali
- il 31 luglio scade la seconda rata (in caso di pagamento semestrale) oppure la terza rata (in caso di pagamento trimestrale).