Canone RAI 2023: l’importo del tributo dipende da chi vince le elezioni?

Con le nuove lezioni alle porte, e il nuovo governo che si formerà, potrebbe aprirsi nuovi scenari per il canone RAI 2023
2 anni fa
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Canone rai
Foto © Licenza Creative Commons

Con la crisi di governo e con il voto anticipato al 25 settembre 2022, ci si chiede cosa ne sarà del canone RAI 2023. Il nuovo esecutivo che si andrà a formare confermerà l’importo anche per il prossimo anno?

Saranno confermate le casistiche di esenzione già previste? Cambieranno le modalità di riscossione della tassa?

Il canone RAI dal 2016

Dal 2016 (e ancora oggi), il canone RAI è riscosso dallo Stato mediante addebito diretto nella bolletta della luce. Dal citato anno, infatti, la tassa non è più pagata mediante bollettino di c/c postale.

Ciò in quanto fu introdotta la presunzione secondo cui chi è intestatario di utenza elettrica domestica residenziale si presume anche possessore di tv.

L’unico modo per sottrarsi all’addebito è quello di inviare all’Agenzia delle Entrate una dichiarazione sostitutiva in cui si attesta che in famiglia (e in nessuna abitazione) è presente il televisore.

Ci sono poi specifici casi di esenzione. Ad esempio esonero canone RAI over 75 oppure quella prevista per alcuni soggetti (come i diplomatici). Ad ogni modo per omesso pagamento canone RAI scatta la maxi-multa.

L’importo annuo è di 90 euro

Ad oggi, l’importo annuo del canone dovuto è pari a 90 euro. La somma è addebitata, in fattura dell’utenza elettrica, in:

  • 10 quote annuali di pari importo (da gennaio ad ottobre) per chi riceve la fattura mensilmente
  • 5 rate bimestrali da 18 euro, per chi riceve la bolletta ogni due mesi.

Si tratta di un importo ben al disotto di quanto si paga in altre parti d’Europa per la tassa sulla televisione nazionale. In alcuni paesi si arriva anche a pagar 300 euro.

Canone RAI 2023, cosa aspettarsi

Il nuovo governo italiano che si andrà a formare potrebbe confermare i 90 euro annui. Anche se la RAI spinge per rivedere l’importo al fine di incrementare le proprie casse a servizio dei programmi televisivi.

Ciò che, invece, il nuovo esecutivo è chiamato a risolvere è l’ammonimento dell’Europa sull’attuale modalità di riscossione del canone RAI.

Per la commissione europea l’addebito in bolletta è contro il principio della trasparenza verso gli utenti.

Dunque, dal prossimo anno (o più in là) potrebbe farsi concreto il ritorno al pagamento del tributo con bollettino o altra modalità diversa dall’addebito.

Non dovrebbero essere, invece, toccati gli attuali casi di esenzione canone RAI. I quale, dunque, permarrebbero anche per i prossimi anni.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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