Canone RAI 2024, si può già chiedere l’esenzione, ecco chi e come deve fare

Cosa fare per ottenere l'esenzione dal Canone Rai nel 2024 Tutto quello che occorre sapere agli over 75 o a chi paga già il Canone su una utenza.
1 anno fa
3 minuti di lettura
esenzione canone rai
Licenze Creative Commons

La legge di Bilancio del Governo Meloni che è attualmente in Parlamento per il suo iter di approvazione, ha una novità anche per il Canone Rai. Infatti l’articolo 8 del testo della manovra, che l’Esecutivo ha presentato in Parlamento, porta in dote agli italiani la riduzione del Canone Rai. La tassa scende di 20 euro, passando da 90 a 70. Tutto confermato invece per le modalità di riscossione, che restano in bolletta dell’energia elettrica. E tutto confermato anche per le esenzioni.

Infatti ci sono contribuenti che non pagheranno il Canone perché possono chiedere l’esonero.

Sull’argomento i quesiti dei lettori sono sempre tanti. E anticipiamo, in risposta a molti di loro, che possono già presentare le istanze in autocertificazione, per ottenere l’esenzione per il 2024.

Canone RAI 2024, si può già chiedere l’esenzione, ecco chi e come deve fare

Ci sono lettori che ci chiedono se hanno diritto all’esonero, altri che ci chiedono quando presentare domanda o come presentarla. Ecco alcuni esempi:

“Salve, compio 75 anni a marzo del 2024 ed avendo un reddito inferiore a 6.000 euro, e vivendo da sola a casa, dovrei avere diritto all’esonero dal pagamento della Rai. Devo presentare domanda appena compio gli anni o posso fare tutto a gennaio?”

“Buonasera, mi chiamo Renato e vi chiedo di illustrarmi le modalità di richiesta dell’esonero dal versamento del Canone. Mi sono appena sposato e vado a vivere a casa di mia moglie. Diventando nucleo familiare unico, pagheremo il Canone a casa dove stiamo, a nome di mia moglie. La mia casa diventa seconda casa del mio nucleo familiare e se non erro, il Canone si paga una volta a famiglia. Mi dite come devo fare?”

Over 75 ed esonero Canone Rai, la guida dettagliata

Gli anziani sopra i 75 anni di età hanno diritto all’esenzione dal versamento del Canone Rai.

Per goderne nel 2024, chi mantiene ancora le condizioni reddituali utili a fruirne (reddito sotto 8.000 euro), e ha già presentato domanda di esonero per gli anni precedenti, non deve fare nulla. Godrà dell’esonero anche nel 2024. Altrimenti, bisogna presentare domanda tramite modulistica prestabilita e modalità di inoltro altrettanto prestabilite.

Naturalmente l’esonero per gli over 75 presuppone che l’interessato abbia già compiuto 75 anni di età. Perché altrimenti non avrebbe il diritto all’esonero stesso. E anche se ha un reddito inferiore ad 8.000 euro.

Ecco le regole per l’esenzione dal Canone Rai per gli over 75

Il contribuente che compie gli anni nel 2024, come la nostra prima lettrice, deve presentare domanda di esonero godendo del non pagamento del Canone Rai per l’intero anno solo se compie i 75 anni a gennaio 2024. Come spiega bene il portale istituzionale dell’Agenzia delle Entrate, “l’agevolazione spetta per l’intero anno se il compimento del 75° anno è avvenuto entro il 31 gennaio dell’anno stesso.

Se il compimento del 75° anno è avvenuto dal 1° febbraio al 31 luglio dell’anno, l’agevolazione spetta per il secondo semestre”. La nostra lettrice quindi dovrà pagare il Canone Rai per i primi 6 mesi del 2024, godendo dell’esonero per il secondo semestre.

In attesa che vengano illustrate le modalità di pagamento del Canone Rai da 70 euro per il 2024, possiamo presupporre che sarà alla stregua del Canone Rai 2023, ovvero a rate mensili. Solo che al posto di 18 euro di Canone per le prime 5 bollette bimestrali (da gennaio a ottobre), si pagherà 14 euro (due mesi da 7 euro ciascuno).

Quindi la lettrice pagherà 42 euro di Canone e poi diventerà esente. E se nel 2025 si troverà con il reddito al di sotto di 8.000 euro, l’esonero sarà per l’intero anno, senza necessità di presentare nuova domanda.

Sulla seconda casa niente tassa per il possesso di apparecchi radiotelevisivi

Il Canone Rai è dovuto da chiunque abbia intestata una utenza della luce a casa.

Infatti l’Erario presuppone il possesso di un apparecchio per ogni utenza residenziale. Ma ogni nucleo familiare deve pagare una sola volta il Canone, ovvero per una sola utenza. Quindi, marito e moglie con due case ed una intestazione della bolletta dell’energia elettrica per ciascuno di loro, pagheranno una sola volta. Anche in questo caso per godere dello sgravio su una delle due case, serve l’autocertificazione.

Chi la invia entro il 31 gennaio gode dello sgravio per l’intero anno. Chi invece provvede dopo, gode dello sgravio solo per il secondo semestre. Lo stesso vale per chi deve dichiarare di non possedere in casa nessun apparecchio radiotelevisivo, che resta un altro caso di esonero.

Esenzione Canone Rai, ecco come presentare domanda

La domanda di esenzione dal canone Rai va presentata utilizzando il modulo scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Dopo averlo opportunamente compilato, barrando le caselle per il caso di esonero che si richiede, il modulo va inviato. Se l’invio prescelto è tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, l’interessato deve stare attento alla modalità.

Infatti la raccomandata va presentata e spedita in plico senza busta. L’indirizzo a cui inviare la raccomandata è: “Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino. Alla domanda va allegato il documento di riconoscimento in corso di validità di chi richiede l’esonero. Documento che non serve per chi sceglie la via dell’invio tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) al seguente indirizzo: “[email protected]”.

In alternativa a queste due modalità di inoltro dell’istanza, la stessa può essere consegnata a mano presso uno dei tanti sportelli territoriali dell’Agenzia delle Entrate

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Ecco come potrebbe nascere la riforma delle pensioni con una misura senza limiti di età ed una misura con flessibilità dai 64 anni.
Articolo precedente

Gli stipendi bassi impediranno ai lavoratori di andare in pensione prima

scadenze novembre
Articolo seguente

Dichiarazione redditi e rottamazione al 30 novembre 2023 con ancora di salvezza