Canone Rai 2025: 70 o 90 euro?

Nel 2025 l'importo del canone Rai sarà pari a 70 euro oppure ritornerà a quota 90 euro? Ecco cosa aspettarsi.
2 giorni fa
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canone Rai
Foto © Pixabay

Il prossimo anno il canone Rai sarà di 70 o 90 euro? Come canta Max Pezzali con il brano Lo strano percorso: “C’è un tempo per il silenzio-assenso, solido e denso di chi argomenti ormai non ne ha più. Frasi già dette, già riascoltate in mille puntate di una soap-opera alla TV. Sarà l’abitudine, sarà che sembra inutile, cercare tanto e alla fine è tutto qui, per tutti è tutto qui”. Tante, in effetti, sono le frasi che sentiamo ripetere più volte in televisione.

Il risultato finale è che spesso finiamo per dare tutto per scontato, senza pensare agli effetti che determinate decisioni o parole potrebbero avere sulla nostra vita. Basti pensare alle varie promesse fatte dal mondo della politica che non sempre, purtroppo, si tramutano in realtà. Proprio in tale ambito sono molti i contribuenti che si chiedono quale sarà il destino del canone Rai. Tra le tasse più odiate dagli italiani, nel corso del 2024 è stata oggetto di un importante taglio, passando da quota 90 euro a 70 euro. Ma tale sconto sarà confermato anche per il 2025? Ecco cosa aspettarsi.

Canone Rai 2025: 70 o 90 euro?

La tassa sulla TV di Stato deve essere pagata ogni anno da tutti coloro che in casa possiedono una televisione. A tal proposito, come si evince dal sito dell’Agenzia delle Entrate:

“Il canone tv è addebitato direttamente in bolletta dai gestori di fornitura elettrica. Dal 2016, infatti, è stata introdotta la presunzione di detenzione di un apparecchio televisivo in presenza di un’utenza per la fornitura di energia elettrica residenziale. Il canone, quindi, non potrà più essere pagato tramite bollettino postale. L’importo del canone è pari a 90 euro l’anno. Attenzione: per l’anno 2024, l’importo del canone annuo è stato ridotto a 70 euro (articolo 1, comma 19, della legge 30 dicembre 2023, n. 213)”.

Come è possibile desumere, quindi, la riduzione del canone a 70 euro vale esclusivamente per l’anno in corso.

Spetterà al governo decidere, attraverso la prossima legge di Bilancio, se confermare o meno tale sconto. In caso di mancata proroga, pertanto, a partire dal 2025 si rischia di tornare a pagare nuovamente 90 euro l’anno per il canone Rai. Purtroppo, al momento, non sono note notizie certe in merito e pertanto non è possibile sapere con certezza a quanto ammonterà nel 2025 il canone Rai. L’unica cosa da fare è attendere la prossima Manovra per capire quale sarà il destino della tassa in questione.

Non tutti i cittadini dovranno fare i conti con il possibile aumento del canone Rai

A prescindere da quanto verrà stabilito con la prossima legge di bilancio, ci sono dei contribuenti che non dovranno fare in ogni caso i conti con il pagamento del canone Rai. Questo perché, se in possesso di determinati requisiti, hanno diritto al relativo esonero. Entrando nei dettagli non sono obbligati ad effettuare il relativo pagamento i soggetti che non hanno in casa un apparecchio televisivo. Tale discorso vale anche per coloro che hanno un età superiore a 75 anni e un reddito pari a massimo 8 mila euro annui. Non sono tenuti al pagamento del canone Rai anche gli agenti diplomatici, i funzionari, gli impiegati consolari, i funzionari di organizzazioni internazionali e i soggetti appartenenti alle forze Nato di cittadinanza non italiana ma in servizio nel nostro Paese.

L’esonero, è bene ricordare, non avviene automaticamente. I soggetti interessati e aventi diritto devono presentare apposita richiesta all’Agenzia Entrante. A tal fine devono inviare la dichiarazione sostitutiva attraverso uno dei seguenti metodi:

  • applicazione web disponibile sul sito di Agenzia delle Entrate;

  • intermediari abilitati;

  • posta elettronica certificata, purché la dichiarazione stessa sia sottoscritta mediante firma digitale, coerentemente con quanto previsto dagli articoli 48 e 65 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell’Amministrazione Digitale).La dichiarazione firmata digitalmente dovrà essere inviata mediante PEC all’indirizzo [email protected], entro gli stessi termini previsti dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia per le altre modalità di invio (plico raccomandato senza busta o invio telematico);

  • forma cartacea, mediante spedizione a mezzo del servizio postale all’Ufficio Canone TV – c.p.22 Torino – per plico raccomandato senza busta unitamente a copia di un valido documento di riconoscimento”.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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