Canone Rai 2025 in aumento: torna davvero a 90 euro?

Il canone Rai 2025 tornerebbe a 90 euro, annullando la riduzione del 2024. Ecco cosa prevede la manovra del governo.
2 mesi fa
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canone rai
Foto © Pixabay

Il tema del canone Rai torna al centro dell’attenzione in Italia, suscitando discussioni e preoccupazioni tra gli utenti e gli esperti di politica fiscale. L’attuale legge di bilancio, recentemente approdata in Parlamento, non contiene la tanto attesa conferma del canone ridotto a 70 euro annui per il 2025.

Questo significa che, salvo modifiche legislative dell’ultimo minuto, l’importo del canone Rai tornerà alla cifra di 90 euro, segnando un cambio di direzione rispetto alla riduzione concessa nel 2024.

Il Canone Rai 2024: una riduzione temporanea

Nel 2024, gli italiani hanno beneficiato di una riduzione del canone Rai, sceso dai consueti 90 euro a 70 euro annui.

Questa misura è stata accolta positivamente da gran parte dei contribuenti, vedendola come un intervento concreto per alleggerire le spese domestiche. La riduzione, però, sembra essere stata una concessione temporanea piuttosto che un cambiamento permanente. Infatti, la mancata conferma per il 2025 ha riacceso le discussioni sull’effettivo impatto del canone e sulla volontà dell’esecutivo di apportare una revisione strutturale.

Il testo della manovra di bilancio 2025, presentato dal governo Meloni, non contiene disposizioni specifiche sul canone Rai. Questo silenzio normativo  lascia spazio a nuove discussioni e possibili emendamenti da parte di Camera e Senato. Tuttavia, se non si interviene con un aggiornamento della normativa, il canone tornerà automaticamente alla cifra originaria di 90 euro. La situazione attuale lascia gli italiani nell’incertezza, mentre le istituzioni discutono sull’opportunità di intervenire per confermare o rivedere l’importo.

Ritorno a 90 euro: impatto su famiglie e contribuenti

Un possibile ritorno del canone Rai 2025 a 90 euro rappresenterebbe un aumento di circa il 28% rispetto al 2024. Questo ritorno al passato potrebbe pesare su numerose famiglie italiane, specie considerando il contesto economico attuale e l’aumento generale dei costi di beni e servizi. Da sempre considerata un’imposta poco gradita, il canone è stato oggetto di numerosi dibattiti sulla sua reale utilità, con richieste di abolizione o, quanto meno, di riduzione permanente.

Nonostante tutto, la cosa destinata a rimanere invariata è il metodo di pagamento del canone Rai. La tassa continuerà ad essere pagata tramite la bolletta dell’energia elettrica. Confermate anche tutte le ipotesi di esenzione canone RAI. Questa modalità di riscossione, introdotta per ridurre l’evasione fiscale, ha dimostrato la sua efficacia nel garantire un maggior gettito e una più ampia partecipazione da parte dei contribuenti. Tuttavia, anche su questo fronte si discute l’opportunità di separare la tassa dalla bolletta per una maggiore trasparenza.

Canone RAI a 90 euro: le ragioni dietro la scelta

La mancata conferma della riduzione del canone Rai a 70 euro potrebbe riflettere una scelta strategica del governo Meloni, che sta cercando di allocare le risorse in modo diverso e affrontare altre priorità di spesa nella manovra di bilancio. Inoltre, il canone Rai rappresenta una voce importante per il finanziamento del servizio pubblico radiotelevisivo, e una riduzione permanente potrebbe comportare sfide finanziarie per l’emittente nazionale. Pertanto, la scelta di riportarlo a 90 euro potrebbe essere vista come una misura per garantire la sostenibilità economica della Rai e la continuità dei suoi servizi.

Il canone Rai è, da anni, una delle imposte più discusse e controverse in Italia. Sebbene sia una tassa che molti considerano necessaria per sostenere il servizio pubblico radiotelevisivo, è spesso percepita come un’imposizione sgradita. Questo porta molti a chiedersi se sia giunto il momento di una revisione più ampia della tassa, magari attraverso un sistema più trasparente o con una modulazione dell’importo in base al reddito dei contribuenti. Alcuni esperti ritengono che una riforma del canone Rai, con un meccanismo più flessibile, potrebbe migliorare la percezione dell’imposta.

Riassumendo

  • Il canone Rai 2025 tornerà a 90 euro senza interventi legislativi dell’ultimo minuto.
  • La riduzione a 70 euro nel 2024 è stata temporanea, non confermata per il 2025.
  • Il pagamento del canone rimarrà tramite la bolletta elettrica anche nel 2025.
  • Il governo Meloni considera altre priorità di spesa nella manovra di bilancio.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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