Canone RAI come il Green Pass: l’Italia in direzione opposta dal resto d’Europa

Il canone RAI è come il Green Pass in Italia. Ovverosia, difficile da abolire. E ciò nonostante nel resto d'Europa, invece, si vada nella direzione opposta. Vediamo perché.
3 anni fa
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Canone RAI come il Green Pass: l'Italia in direzione opposta dal resto d'Europa
Canone RAI come il Green Pass: l'Italia in direzione opposta dal resto d'Europa

Il canone RAI è come il Green Pass in Italia. Ovverosia, difficile da abolire. E ciò nonostante nel resto d’Europa, invece, si vada nella direzione opposta. Per esempio, come in Francia visto che il presidente Emmanuel Macron punta ad eliminare il canone Tv.

In più, il canone RAI non solo è come il Green Pass in Italia. Ma ci sono pure rumors di un possibile aumento della tassa di possesso del televisore. Non per quest’anno, ma a partire dal 2023. Così come nelle ultime settimane sono circolate pure le indiscrezioni legate alla possibilità di far pagare la tassa pure a chi possiede solo smartphone e tablet.

Così come è riportato in questo articolo.

Canone RAI come il Green Pass: l’Italia in direzione opposta dal resto d’Europa

Sul canone RAI come il Green Pass, inoltre, c’è anche da dire che in entrambi i casi ci sono i casi di esenzione. Ovverosia, tra chi rispetta il requisiti per non pagare la tassa di possesso. E chi invece a causa di patologie è esentato dalla vaccinazione anti-Covid.

Così come sul canone RAI come il Green Pass, quest’ultimo ha decisamente più probabilità di essere abolito nel breve termine rispetto al cosiddetto abbonamento Tv. Oltre ai possibili aumenti della tassa di possesso, inoltre, dal 2023 potrebbero esserci novità sulla modalità di pagamento. Vediamo quali sono.

La tassa di possesso del televisore fuori dalla bolletta elettrica a partire dal 2023?

Chiarito che il canone RAI come il Green Pass è difficile da abolire, le novità dal prossimo anno potrebbero riguardare non solo possibili aumenti, ma anche variazioni per quel che riguarda la modalità di pagamento. Proprio per la tassa di possesso che, sebbene per ora sia solo un’ipotesi, potrebbe uscire dall’addebito sulla bolletta della luce. Ovverosia, fuori dalle utenze di energia elettrica ad uso domestico attivate dalle famiglie italiane.

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