Canone RAI, dal 2023 via dalla bolletta elettrica, ma con una sorpresa amara

Dal prossimo anno il canone Rai sparirà dalle bollette elettriche e si tornerà a pagare con bollettini. Ma c’è una novità che non piace ai consumatori.
3 anni fa
1 minuto di lettura
Canone Rai esenzione

Via il canone Rai dalla bolletta elettrica dal prossimo anno. Lo prevede un ordine del giorno presentato da Maria Laura Paxia (Gruppo Misto) al decreto energia approvato alla Camera.

Il testo, accolto dal governo con riformulazione (senza dunque dover essere posto ai voti), prevede di “adottare misure normative dirette a scorporare dal 2023 il canone Rai“. Un impegno che il Paese aveva assunto in ambito Ue per scorporare il canone Rai dalle bollette in quanto considerato onere improprio.

Canone Rai via dalle bollette dal 2023

Si torna quindi indietro di 7 anni, da quando il governo Renzi nel 2016 aveva inserito in bolletta il pagamento del canone Rai al fine di contrastare l’evasione fiscale.

La misura era stata accompagnata anche da una riduzione dell’onere.

Il balzello della Tv pubblica passò infatti da 113,50 euro per uso privato a 90 euro all’anno. Cifra rateizzabile in bolletta elettrica in 10 rate, ma pagabile bimestralmente. Il provvedimento, benché accolto con favore nella misura, è stato sempre criticato dai consumatori.

Tanti utenti si sono infatti ritrovati a dover pagare il canone Rai pur non avendo la Tv o pagando il doppio nel caso di diverse utenze elettriche intestate a proprio nome. E la prassi per sbrogliare la faccenda presso l’Agenzia delle Entrate non è mai stata semplice.

Tornano gli aumenti

Ma ad accompagnare il ritorno del pagamento del canone Rai mediante bollettini c’è anche un’altra amara sorpresa. Il governo non lo dice, ma l’accordo preso sotto banco è quello relativo all’aumento del costo di abbonamento dal 2023.

Si tornerà a pagare come prima, se non di più. Non è mistero che la situazione finanziaria della Rai è grave al punto che l’amministratore delegato della Tv di Stato Carlo Fuortes ha proposto di estendere il canone Rai anche a smartphones e tablet. La Lega si è fortemente opposta e per ora non se ne fa nulla.

E’ quindi ragionevole prevedere che, a fronte di un ostacolo simile e viste precarie condizioni finanziarie della Rai, conseguenti alla crisi pandemica, dal 2023 si torni a parlare di aumenti. Anche per adeguare le tariffe a livello europeo. Misura che sarà accompagnata dalla condizione di scorporare il canone Rai dalla bolletta elettrica.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Bonus nido
Articolo precedente

Bonus nido 2022, invio ricevute entro luglio: ecco la nuova scadenza per avere il rimborso dei soldi

superbonus alberghi
Articolo seguente

Bonus Alberghi, criteri adottati per il riparto delle risorse disponibili