Canone rai, paga anche chi risiede all’estero: ecco quando e come

Anche per il residente estero, in riferimento al canone RAI, vale la presunzione che porta l’addebito sulla bolletta dell’utenza elettrica
3 anni fa
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canone rai

Il canone RAI deve essere pagato anche da chi risiede all’estero con riferimento al possesso del televisore presente nell’abitazione in Italia.

L’importo del canone annuo (oggi pari a 90 euro) rappresenta, infatti, ormai una vera e propria tassa di possesso del televisore.

Quando e come paga il residente all’estero

Anche per chi risiede all’estero, con riferimento all’abitazione posseduta in Italia, vale la presunzione (in vigore dal 2016) secondo cui chi è intestatario di utenza elettrica residenziale si presume anche possessore di televisore e, pertanto, come tale obbligato a versare il canone RAI.

Dal 2016 ed ancora ad oggi, dunque, il legislatore addebita il canone RAI direttamente sulla bolletta dell’utenza elettrica (18 euro ogni bimestre). Ciò avviene anche per i residenti all’estero laddove questi, per la casa posseduta nel nostro Paese, risulta intestatario anche di utenza elettrica residenziale.

Come non pagare il canone RAI per chi risiede all’estero

Ad ogni modo, anche per chi risiede all’estero è prevista la possibilità di sottrarsi al pagamento dell’abbonamento RAI, presentando, all’Agenzia delle Entrate, una dichiarazione sostitutiva di non detenzione compilando il quadro A del modello predisposto a tal fine. Tale dichiarazione ha validità annuale.

Si tenga presente che in caso di dichiarazioni false nella dichiarazione sostitutiva scatta la responsabilità anche di natura penale del dichiarante. Inoltre, per poter legittimamente effettuare tale dichiarazione, è necessario che in nessuna delle abitazioni per le quali il dichiarante è titolare di utenza elettrica sia detenuto un apparecchio tv da parte di alcun componente della famiglia anagrafica.

Altra ipotesi di esenzione dal canone RAI residenti all’estero (come per i residenti in Italia) è quello degli over 75 con reddito (estero + italiano) non superiore a 8.000 euro. Anche in tal caso, per avere esenzione, occorre presentare apposita richiesta all’Agenzia delle Entrate.

Infine, scatta l’esonero quando nell’abitazione posseduta in Italia non c’è alcun allaccio dell’utenza elettrica.

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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