Il governo si è impegnato nei confronti dell’Unione Europea, all’interno del cosiddetto Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ad eliminare il canone rai dalle bollette elettriche. Il motivo è semplice, esso rappresenta un onere improprio, cioè non riferibile al consumo effettivo di energia elettrica.
Anche se ancora non è chiaro come lo stesso sarà pagato dal prossimo anno, c’è già chi si aspetta dei rincari oltre misura. Come se non bastasse, c’è un altro problema legato alle bollette elettriche. L’inflazione non accenna a diminuire e il conflitto in Ucraina sembra dover continuare senza sosta.
Perché lo si paga con la bolletta elettrica?
Il canone rai in bolletta elettrica è stato introdotto con uno scopo ben preciso, ossia quello di contrastare la sua enorme evasione. Obbiettivo che, a dirla tutta, è stato pienamente raggiunto. Da allora, il canone rai è stato praticamente pagato da tutti, con enormi vantaggi per le casse dello stato, ma anche per i cittadini che hanno avuto un notevole sconto. Questa tassa, infatti, è passata da 113 euro a 90 euro.
Ovviamente, si teme che il canone rai possa tornare a quei livelli di prezzi, se non oltre. C’è infatti chi parla dell’ipotesi (per noi assolutamente non realistica) di un aumento del suo importo a 300 euro l’anno, come avviene in alcuni paesi europei. Si tratta, ad ogni modo, di ipotesi che ad oggi non possono trovare alcun riscontro. Per avere alcune conferme bisognerà attendere le decisioni che dovranno essere prese da questo o dal prossimo esecutivo.
Aumento delle bollette: l’inflazione non diminuisce, cosa ci aspetta?
La beffa sulle bollette potrebbe riguardare anche un’altra questione. I rincari dovuti all’alta inflazione e al conflitto in Ucraina (che non accenna a fermarsi) potrebbero persistere anche per i prossimi mesi.
Allo stato attuale si tratta pur sempre di semplici indiscrezioni o ipotesi. Saranno decisive le mosse che il governo, seppur dimissionario, deciderà di prendere nei prossimi giorni.