Rottamazione-ter e saldo e stralcio al 14 dicembre. Entro ieri andavano pagate le rate 2020 e 2021 della rottamazione-ter e del saldo e stralcio. Ma com’è possibile dare valenza ad una scadenza se la stessa è fissata sulla base di una legge di conversione non ancora pubblicata in Gazzetta Ufficiale? Infatti, solo ieri la Camera ha approvato il testo finale del D.L. 146/2021, c.d. decreto fiscale, confermando in toto il testo licenziato dal Senato.
Chi non ha pagato può appellarsi alla mancata pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale?
Ecco tutto quello che c’è da sapere.
La proroga della rottamazione-ter
Con uno specifico emendamento approvato in fase di conversione in legge del D.L. 146/2021, c.d decreto fiscale, la scadenza per pagare le rate 2020 e 2021 della rottamazione-ter e del saldo e stralcio, è stata rinviata dal 30 novembre al 14 dicembre. Considerando anche i 5 giorni di tolleranza riconosciuti dal Fisco.
Prima della proroga, entro il 30 novembre dovevano essere pagate:
- le rate della “Rottamazione-ter” e della “Definizione agevolata delle risorse UE” scadute il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio, 30 novembre del 2020 e 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio, 30 novembre del 2021;
- le rate del “Saldo e stralcio” scadute il 31 marzo, 31 luglio del 2020 e 31 marzo, 31 luglio del 2021.
Grazie al suddetto emendamento, la scadenza è stata spostata al 14 dicembre. Anche se come più volte da noi sostenuto, nel conteggio dei 5 giorni di tolleranza non andrebbero considerate le Domeniche. Infatti, l’art.25 del DPR 602/72, prevede che la Domenica è considerata quale giorno festivo. La stessa cosa vale per i giorni che cadono di Sabato.
Ad ogni modo, in base all’avviso pubblicato dall’Agente della riscossione, la scadenza era quella del 14 dicembre.
Vale la proroga in assenza della pubblicazione della Legge in Gazzetta Ufficiale?
Ieri la Camera ha approvato il testo finale del D.L. 146/2021, c.d. decreto fiscale, confermando in toto il testo licenziato dal Senato.
Com’è possibile dare valenza ad una scadenza se la stessa è fissata sulla base di una legge di conversione non ancora pubblicata in Gazzetta Ufficiale?
Nell’avviso citato, l’Agente della riscossione affermava che:
l’emendamento contiene alcune modifiche alla normativa della riscossione tra cui il differimento al 9 dicembre 2021 del termine entro cui effettuare il pagamento delle rate 2020 e 2021 della Definizione agevolata (“Rottamazione-ter, “Saldo e stralcio” e “Definizione agevolata delle risorse UE”), attualmente scaduto il 30 novembre 2021.
Per questo nuovo termine sono ammessi i cinque giorni di tolleranza di cui all’articolo 3, comma 14-bis, del DL n. 119 del 2018. Pertanto, il pagamento potrà essere effettuato entro il termine “ultimo” del 14 dicembre 2021.L’esame del disegno di legge S. 2426 – Conversione in legge del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146 – da parte della Camera dei deputati è previsto a partire da lunedì 13 dicembre p.v.
Detto ciò, chi non ha pagato le rate teoricamente scadute ieri, può appellarsi alla mancata pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale?
Ebbene, a livello tecnico, una legge che non è ancora entrata in vigore non può avere effetti o comprare adempimenti in capo ai contribuenti.
Ad ogni modo, si sta già pensando ad una nuova proroga della rottamazione-ter. Forse già nella prossima Legge di bilancio 2022, potrebbe essere inserito uno specifico emendamento.
Ancora una volta, i contribuenti si trovano dinanzi ad una situazione di incertezza sugli adempimenti fiscali e non, da porre in essere.