Caregiver con familiare legge 104 art. 3 comma 1 e turni notturni, il quesito di un nostro lettore:
BUONGIORNO , trovo interessante le sue Verita sulla legge 104. Come saprà la realta degli uffici amnistrativi da ACI, a agenzia entrate , a COMUNI ,a officine, a Polizia, esercito, non sanno applicare o fanno finta o ci sono stupidi, o ci fanno venire le bestemmie per testardaggine.
Veniamo al PROBLEMA, Un mio amico ha tre invalidita coma 3, livello 1, tre fratelli con occhio di vetro. Fino a gennaio 2018, era esente dai turni notturni, insomma per gestire la situazione visto il minore con dislessia multipla e cecita parziale.
Il PROBLEMA nasce quando gli hanno detto in caserma esercito italiano, di tornare a fare i turni di notte, e vogliono il coma 3, livello 3, quindi disabilita grave. La gravità e per tre persone che deve assistere compresa la moglie, il carico di responsabilita e controllo e maggiore di una famiglia normale, poi in caserma vi è PERSONale che può fare questi turni, come dice una sentenza del 2013 .
A giugno deve riprendere il servizio notturno per tre o 6 volte in un mese, ma le sembra normale….
Questa ITALIA. Puo GENTILMENTE darci un suo parere.
Risposta
La normativa regola l’esonero dei turni di lavoro e la modalità dei permessi legge 104 attraverso gli artt. 42 e 53 del Testo coordinato – Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 e Decreto Legislativo 23 aprile 2003, n. 115.
Nello specifico è esonerato il lavoratore che svolge lavoro notturno, che ha a proprio carico un soggetto disabile ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e successive modificazioni. La normativa non fa riferimento allo stato di gravità o meno dell’assistito.
Quindi il dipendente che presta assistenza in prima persona un familiare disabile ai sensi della legge 104/92 (caregiver) non è obbligato a prestare lavoro notturno, compresi eventuali turni di reperibilità o di pronta disponbilità (articolo 53 comma 3 del D.Lgs. 151/2001) essendo equiparati al lavoro notturno, “non deve essere obbligatoriamente prestato […] dalla lavoratrice o dal lavoratore che abbia a proprio carico un soggetto disabile ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e successive modificazioni” (articolo 17, comma 1).
Va ricordato che i requisiti di “continuità” ed “esclusività” dell’assistenza, un tempo essenziali per accedere al beneficio dei permessi 104 per prestare assistenza al familiare con grave disabilità e, successivamente variati nei termini di “sistematicità” e di “adeguatezza” dell’assistenza, sono stati eliminati dalla Legge 183/2010.
Il mio consiglio è quello di ripresentare la richiesta per iscritto, menzionando la normativa evidenziata in quest’articolo e la documentazione medica di tutti i familiari disabili ai sensi della legge 104/92. Inoltre, documentare le difficoltà a svolgere i turni di notte.
Le consiglio di leggere quest’articolo: Permessi legge 104: diniego dal Ministero per diritto di priorità, è possibile opporsi
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