Aiutare famiglie e imprese contro il caro bollette e il caro benzina. Questo è quanto è stato chiesto dal Parlamento al governo Draghi. La guerra in Ucraina e le giuste sanzioni alla Russia con il quarto pacchetto stanno avendo un effetto boomerang sull’economia italiana. Ma anche sul potere d’acquisto dei cittadini, con possibili gravi conseguenze sulla crescita e sulla tenuta sociale del paese. Sono queste le ragioni per cui i partiti di maggioranza hanno promosso un documento. Con esso si chiede di “utilizzare gli spazi derivanti dalla manovra per nuove iniziative espansive, disponendo ulteriori interventi per contenere l’aumento dei prezzi dell’energia”.
Il governo Draghi, recepiti i suggerimenti, oggi potrebbe varare un nuovo Decreto. In esso dovrebbero esserci misure contro il caro bollette, il caro benzina e una migliore organizzazione dei bonus luce e gas.
Proroga del taglio delle accise contro il caro benzina?
Secondo Il Sole 24 Ore, nella giornata di oggi venerdì 22 aprile potrebbe giungere un nuovo Decreto, all’interno del quale potrebbe essere inserita la proroga al taglio delle accise per fronteggiare i rincari dei costi del carburante. La misura prevede il taglio di 25 centesimi (30,5 centesimi se si considera l’IVA) per ogni litro di benzina o gasolio, e un taglio di entità minore per il gas. L’idea sarebbe quella di rendere effettiva la misura fino al 30 giugno, dunque prolungarne l’effettività per almeno altri due mesi. Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico, ha rassicurato dichiarando come la dinamica dei prezzi dei carburanti sia continuamente monitorata dal governo e sia una priorità dal punto di vista economico e sociale.
Nuove norme per i bonus luce e gas contro il caro bollette?
Nel nuovo Decreto che dovrebbe essere varato nella giornata di oggi, ci sarebbe spazio anche per ulteriori interventi di contrasto ai rincari nelle bollette.
Al momento, soltanto i percettori di reddito di cittadinanza ne hanno automaticamente diritto, mentre tutti gli altri cittadini devono recarsi al Comune, all’Inps o presso un Caf per produrre la documentazione necessaria. L’idea sarebbe quella di adottare il medesimo meccanismo dei percettori de RdC anche per chi ha i requisiti Isee e procede alla relativa dichiarazione (Dsu – dichiarazione sostitutiva unica) nell’anno in corso. Questa modifica nella normativa risolverebbe due problemi, quello della presentazione ogni volta di una nuova domanda, e quello connesso alle tempistiche di erogazione da parte dell’Inps.
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