Nelle ultime ore il governo Draghi ha definito i dettagli di un pacchetto di interventi contro il caro benzina e diesel e contro l’impennata delle bollette di luce e gas. Il provvedimento dovrebbe essere varato entro il weekend e dovrebbe calmierare i costi dell’energia e aiutare famiglie e imprese. Il punto più importante riguarda l’impennata dei prezzi di benzina e diesel, oramai fuori controllo anche a causa di speculazioni di vario genere. Ma cosa prevede in concreto il provvedimento?
Il provvedimento del governo contro il caro benzina e diesel
Il pacchetto di misure del governo contro il caro benzina e diesel segue il percorso già avviato in Francia e Germania.
Come sarà finanziato? Il governo Draghi ha deciso di non chiedere (ancora) lo scostamento di bilancio, ma di finanziare il provvedimento mediante il gettito che arriverà attraverso la tassazione sugli extraprofitti delle aziende energetiche. Si parla di circa 1,5 miliardi di euro che saranno utilizzati per gli interventi complessivi contro il caro-energia.
La questione delle accise: perché non tagliarle per limitare il caro benzina e diesel?
L’Italia ha la componente fiscale sul costo della benzina e del diesel più elevata di Europa. Più del 50% del prezzo dei carburanti sono formati da accise e IVA. Anche con gli aumenti dovuti alla guerra, senza queste componenti fiscali, la benzina e il gasolio sarebbero poco al di sopra di un euro al litro. Ma perché il governo non fa nulla per eliminare o ridurre le accise? Il problema riguarda soprattutto le coperture: alla finanza pubblica non basta la previsione di un aumento del gettito.
Nuove misure per limitare il caro bollette luce e gas
Per quanto riguarda l’impennata delle bollette di luce e gas, il provvedimento in questione prevede nuove misure di sostegno per famiglie e imprese. Sarà possibile un’ulteriore rateizzazione (anche oltre le 10 rate previste dagli interventi precedenti) e soprattutto ci sarà un nuovo sconto per le famiglie con reddito Isee particolarmente basso. In arrivo anche ristori e aiuti per le imprese in difficoltà, soprattutto per quelle colpite sia dagli aumenti dei costi dell’energia che da quelli per il reperimento delle materie prime. è stato previsto sia un fondo di sostegno per le imprese, nell’ordine di 800 milioni di euro, sia un fondo di garanzia di circa 1 miliardo di euro per limitare l’esposizione delle imprese nei confronti delle banche.
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