“Quattro bollette sul tavolo mi guardano con occhio beffardo. Faccio finta di niente ma, prima o poi, dovrò decidere se parlargli“, afferma Fabrizio Caramagna. In effetti sono tanti i pensieri e le parole che frullano nella testa ogniqualvolta giungono a casa le bollette. Proprio quest’ultime, d’altronde, hanno un peso non indifferente sul bilancio delle famiglie.
Un macigno che ultimamente si rivela essere sempre più grosso a causa del caro energia che porta a registrare un preoccupante aumento dei prezzi.
Canone RAI: come si pagherà nel 2023
In seguito all’adesione dell’Italia al PNRR, la Commissione Europea ha chiesto al nostro Paese di intervenire sull’abolizione del canone Rai già a partire da gennaio del 2023. A differenza delle aspettative, però, non sarà così. Anche il prossimo anno, infatti, il canone Rai verrà addebitato sulla bolletta della luce. A renderlo noto il Ministero dell’Economia con una nota riportata dall’Ansa:
“Le voci di un’esclusione del canone Rai dalla bolletta elettrica non risultano, alla luce del lungo lavoro istruttorio in corso, fondate. […] La milestone Pnrr – prosegue il Tesoro – trova il suo fondamento nell’esigenza di tutela della concorrenza del mercato dell’energia elettrica e si basa sulle proposte Agcm, la quale non aveva rilevato alcuna criticità in merito al pagamento del canone Rai dal punto di vista della concorrenza del mercato dell’energia, a condizione che il pagamento fosse trasparente per gli utenti finali. Requisito che risulta soddisfatto”.
Il caro bollette: a che servono tutti i bonus se resta il canone RAI?
L’annuncio dell’addebito direttamente in bolletta del canone Rai anche nel corso del 2023 porta inevitabilmente a fare una riflessione: a cosa servono tutti i bonus messi in campo dall’esecutivo, se anche l’anno prossimo continueremo a pagare la tassa sulla TV di Stato? Non sarebbero stato meglio eliminare tale voce dalla bolletta, in modo tale da ridurre le spese a carico delle famiglie?
Quest’ultime, d’altronde, sono già duramente colpite dalla crisi economica in corso e per questo necessitano di un alleggerimento dei costi.