Caro carburante, stop al taglio delle accise dal 2 agosto: cosa succederà nel mese delle vacanze?

Si avvicina lo stop al taglio delle accise, e il caro carburante rischia di raggiungere livelli mai visti prima. Dal governo, nessuna novità: cosa succederà?
2 anni fa
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Prezzo benzina a 3 euro, il pericolo c'è
Foto © Pixabay

Per fronteggiare il caro carburante, nei giorni scorsi è stata prorogato il taglio delle accise fino al 2 agosto. La notizia è stata salutata con favore, tanto più che anche con questa misura la benzina e il diesel sono oramai quasi ovunque sopra i due euro al litro. Ciò che però ha stupito è stata la data. Perché la proroga è stata effettuata soltanto fino al 2 agosto, quando la maggior parte degli italiani partirà per le vacanze? Cosa succederà a partire dal 2 agosto? Quali sono le idee dell’esecutivo per ‘salvare’ le ferie?

Taglio delle accise e caro carburante: a che punto siamo?

Il provvedimento attuale di taglio delle accise, previsto fino al 2 agosto, prevede uno sconto alla pompa di circa 30 centesimi per la benzina e il diesel.

Inoltre di circa 10 centesimi per il GPL. Un’indagine di una nota associazione a difesa dei consumatori ha mostrato come la benzina costi circa il 25% in più rispetto all’anno scorso. Questo se i prezzi dovessero rimanere con il taglio delle accise. Un viaggio da Torino a Reggio Calabria potrebbe costare agli italiani che decidono di andare in vacanza circa 300 euro, a fronte dei circa 230 euro dell’anno scorso. La differenza è di 70 euro. Se le misure di contenimento per il caro carburante non dovessero essere confermate, la differenza sarebbe notevolmente maggiore. I più penalizzati in assoluto sono coloro che in passato hanno puntato sul diesel, che ha subito i maggiori rincari in assoluto.

Un’ulteriore proroga del taglio delle accise dopo il 2 agosto? Come fare fronte al caro carburante?

Da più parti si chiede un intervento per prorogare la misura di contenimento del caro carburante oltre il 2 agosto e per tutto il mese delle vacanze degli italiani. Al momento dal governo non è arrivata nessuna notizia sulla possibile proroga o, come molti auspicano, sull’aumento dello sconto sul prezzo alla pompa.

La situazione è già molto difficile adesso e si riteneva che il governo potesse intervenire in maniera più decisa, effettuando una proroga più di lungo periodo e soprattutto immettendo misure per un aumento della riduzione. Si ritiene ottimisticamente che l’esecutivo guidato da Mario Draghi decida di intervenire in tempi brevi. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in accordo con il Ministero della Transizione Ecologica, concordano sul taglio delle accise, così come è in vigore da alcuni mesi. Proroghe del taglio delle accise o addirittura un aumento delle riduzioni, in vista di continui aumenti della materia prima, potrebbero arrivare nelle prossime giornate o tutt’al più la prossima settimana. O almeno si spera.
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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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