Non è un problema solo italiano, sebbene il mal comune renda poco felici le famiglie italiane alle prese con il caro mutui. I tassi d’interesse sono esplosi nell’ultimo anno e mezzo e continueranno verosimilmente a salire fino alla fine di questa estate. Chi ha di recente contratto un mutuo a tasso variabile, si ritroverà a pagare una rata mensile ancora più alta. La questione non riguarda coloro che hanno sottoscritto il tasso fisso, nel senso che non saranno colti da alcuna sorpresa sgradita.
Euribor versus Eurirs
C’è qualcosa che potremmo fare per cercare di minimizzare il peso del caro mutui? La prima cosa che dovremmo sapere è che al momento l’Euribor a 3 mesi risulta essere superiore all’IRS dai 3 anni insù. Questo implica anche che, a parità di spread applicati dalle banche, il mutuo a tasso variabile per il momento è una soluzione mediamente più costosa dell’opzione a tasso fisso. Infatti, il primo è agganciato perlopiù all’Euribor, mentre il secondo all’Eurirs alle varie scadenze.
Il fatto che il mutuo a tasso variabile oggi costi di più, non significa che sarà così nei prossimi anni. Anzi, in uno scenario di taglio dei tassi nel medio-lungo periodo, proprio il tasso variabile dovrebbe risultare più economico. La rata si abbasserebbe drasticamente tra qualche anno. Non tutti, però, possono permettersi di pagare tanto oggi o di assumersi il rischio che la rata continui a salire nei prossimi mesi. E questo lo capiamo benissimo. Ed ecco che molti, per non dire quasi tutti in questa fase, stanno optando per il tasso fisso. Gli interessi da pagare resteranno elevati fino alla scadenza, ma almeno non riserveranno sorprese di mese in mese.
Curva dei tassi invertita
Posto, dunque, che la scelta sia per il tasso fisso, cosa potremmo fare per contenere il caro mutui? Vi riportiamo subito qualche dato per portarvi con le vostre gambe verso una possibile risposta. L’Eurirs a 20 anni ieri era al 3,09%, mentre l’Eurirs a 30 anni al 2,79%. E poi c’era l’Eurirs a 50 anni al 2,45%. Immaginiamo che questi siano i tassi d’interesse applicati sui mutui. Stiamo supponendo irrealisticamente che gli spread siano azzerati per avere un calcolo immediato. Su 100.000 euro di capitale presto in prestito, ecco le tre soluzioni ottenute:
- 20 anni: rata mensile 559,11 euro; interessi complessivi 34.187 euro;
- 30 anni: rata mensile 410,36 euro; interessi complessivi 47.731 euro;
- 50 anni: rata mensile 289,24 euro; interessi complessivi 73.543 euro.
In pratica, la rata mensile per un ammortamento ventennale sarebbe sui 559 euro, scendendo a poco più di 410 euro per un periodo di 30 anni e a meno di 290 euro per un periodo di 50 anni. E’ chiaro che la rata tenda a diminuire allungando l’orizzonte temporale, ma in questo caso sta avvenendo che il calo sia più che proporzionale all’allungamento. Infatti, passando da 20 a 30 anni, a parità di tasso d’interesse la rata scenderebbe solo a 426,47 euro. E a 50 anni sarebbe di 327,50 euro.
Caro mutui, durata più lunga e rata più bassa
In questa fase, invece, più lunghe le scadenze e minori sono i tassi d’interesse. In altre parole, la curva dei tassi si è invertita. Perché? Il mercato sconta un futuro taglio dei tassi dopo che l’inflazione nell’Eurozona si sarà stabilizzata verso il target BCE del 2%. Dunque, oggi come oggi, volendo restare tra le soluzioni a tasso fisso, converrebbe indebitarsi per un periodo più lungo possibile. Sempre che, ovviamente, ne possediamo i requisiti anagrafici e che le banche ce lo consentano. Il condizionale è d’obbligo, però. La convenienza si avrebbe in termini di rata mensile, mentre il monte-interessi che pagheremmo crescerebbe naturalmente con l’allungamento dell’ammortamento.
Siamo dinnanzi a un trade-off: pagare meno subito per pagare più interessi complessivi o pagare di più subito per risparmiare nel totale? In gran parte la risposta dipenderà dalle vostre condizioni finanziarie. Se avete bilanci familiari stretti, potreste decidere di abbassare la rata allungando il periodo di ammortamento. Con un asso nella manica: quando i tassi scenderanno, potrete sempre richiedere la surroga del mutuo per pagare una rata mensile più bassa o per mantenerla invariata e accorciare semmai la durata del finanziamento.