La situazione diviene sempre più difficile: il caro mutuo e affitti rischia di stritolare molte famiglie italiane. La politica di aumento dei tassi di interesse, voluta dalla BCE negli ultimi mesi, ha portato a vere e proprie impennate nelle rate dei mutui a tasso variabile. Inoltre a rincari notevoli per gli affitti.
L’esperto nella gestione dei debiti, Kruk Italia, rende pubblici i dati che ha raccolto in una recente indagine sulla questione e mostra il livello di emergenza a cui si è arrivati.
Per il 12,5% dei mutui sottoscritti, l’aumento della rata mensile è stata anche di 400-500 euro e sono pochissimi coloro che hanno optato per una rinegoziazione.
Molti italiani hanno scelto di rinunciare alle spese necessarie (il 62,5%), alcuni stanno attingendo ai risparmi di una vita (25%) o chiedono aiuto e prestiti ai parenti (12,5%). Rinegoziare è l’unica ricetta possibile, secondo Kruk Italia.
L’indagine di Kruk Italia
I dati raccolti dagli esperti di Kruk Italia, che da più di 25 anni lavorano sulla filiera del credito, mostrano una situazione allarmante, per quanto concerne l caro mutuo e affitti.
Facendo una media complessiva, una famiglia italiana paga una rata di 750 euro a fronte dei 456 euro del mese di gennaio 2022. L’aumento è del 64,46%.
Si calcola che, per iniziare a vedere un calo in questa tendenza, occorrerà attendere la fine del 2024, sempre che la situazione internazionale lo permetta.
La missione di Kruk Italia è quella di mostrare come, in situazione di questo tipo, occorra agire in vista di una rinegoziazione. Si tratta di agire in modo tale da rendere il prestito più in linea con l’attuale scenario economico.
Per quanto concerne il caro mutui, i dati dell’esperto del credito sono i seguenti.
Il 76% del campione è sfiduciato sulla questione degli aumenti dei tassi, mentre il 50% ritiene che non percepirà alcun vantaggio con una rinegoziazione dei tassi.
Per quanto concerne il caro affitti, la situazione non è molto differente. Sempre più italiani sono costretti ad affittare bilocali (36%) o una camera in un appartamento in condivisione (23%).
Gli aumenti negli affitti, muovendo dal campione analizzato, si attesta al 36%: gli adeguamenti sono stati nell’ordine di 100 euro per il 69%, compreso tra 200 e 300 euro per il 25% e nel 6% dei casi addirittura di 500 euro. Il 60% del campione risponde che, pur essendo gli affitti piuttosto alti, sono comunque adeguati al luogo in cui si risiede.
Caro mutuo e affitti, la situazione è critica: è questo il momento di rinegoziare?
La situazione fotografata da Kruk Italia mostra come il bene primario, la casa, stia diventando uno dei maggiori problemi di economia familiare per gli italiani. Ma come agire per non rischiare di andare in passivo? Come non lasciarsi risucchiare da un vero e proprio vortice del debito? Gli esperti del deibito suggeriscono alcune linee guida per affrontare la situazione.
“La prima cosa da fare”, spiega Luca Pagani, Regional Manager di Kruk Italia,“quando ci si accorge di essere insolventi è certamente quella di contattare immediatamente la banca o il proprietario di casa per spiegare la situazione e negoziare su quanto siamo in grado di pagare”.
È ovvio che non sia una trattativa semplice, ma è meglio affrontarla perché la situazione finanziaria globale è molto volatile ed è sempre preferibile evitare conseguenze che potrebbero rivelarsi, a lungo andare, irreparabili.
Bisogna tenere conto di due fattori, prosegue Luca Pagani, “quanto possiamo pagare e per quanto tempo possiamo sostenere quella data cifra”. E questi fattori sono fondamentali anche se non ci si trova già in una situazione di insolvenza, ma si stanno comunque affrontando difficoltà economiche.
In sintesi..
1. Kruk Italia, esperto nella gestione dei debiti, ha reso pubblici i risultati di un’indagine che riguarda il caro mutui e il caro affitti
2. Gli aumenti nei mutui arrivano addirittura a 400-500 euro per il 12,5% del campione, mentre per gli affitti si toccano i 500 euro di rincaro nel 6% dei casi analizzati
3. L’elemento che sottolinea Kruk Italia è soprattutto l’atteggiamento passivo degli italiani che non scelgono la via della rinegoziazione, preferendo effettuare rinunce, attingere ai propri risparmi o indebitarsi con i familiari
4. L’invito che lancia Kruk Italia è di muoversi in maniera decisa in direzione della rinegoziazione. Questo perché la situazione attuale si protrarrà almeno per tutto il 2024, e, data la complessa situazione internazionale, non è detto che non possa peggiorare.