Il caro vita e l’inflazione continuano a pesare sui salari degli italiani il cui reddito, a differenza degli altri paesi, è in calo da quindici anni. La tassa occulta dell’inflazione continua quindi a correre mentre i salari si muovono appena e per questo ogni mese aumenta il divario tra il reddito dei lavoratori e il costo della vita.
In che modo, quindi, le banche potrebbero aiutare i consumatori che stanno affrontando questi problemi? La piattaforma di open banking Tink ha presentato in merito un report che analizza la situazione finanziaria del Regno Unito ma che può però offrire uno spunto alle banche a livello globale.
A malapena si riesce ad arrivare alla fine del mese
Dal report di Tink emerge che per colpa del caro vita e dell’inflazione, il 46% degli adulti del Regno Unito riesce ad arrivare a stento alla fine del mese. Inoltre dallo studio viene fuori che molti consumatori gestiscono le proprie finanze con strumenti basilari e più di un terzo degli intervistati dichiara di non sapere (nemmeno approssimativamente) quali sono le proprie entrate/uscite.
Il 35% degli interpellati (più nel dettaglio quelli con maggiori difficoltà finanziarie) ha spiegato, poi, che sarebbe disposto a scegliere una nuova banca qualora quest’ultima offrisse uno strumento finanziario su misura. Quasi la metà, invece, (44%) opterebbe per un nuovo istituto finanziario se fornisse consigli su dove risparmiare.
Non solo l’Italia, tutta l’Europa
Per il caro vita e l’inflazione che non accenna ad arretrare non è solo l’Italia in crisi ma l’intera Europa. Molti consumatori, infatti, stanno soffrendo per questa situazione e per questo si rivolgono alla propria banca per ottenere un supporto. Oggi, più di ieri, quindi, è necessario che le banche comprendano bene quali sono le reali necessità dei propri clienti e li guidino mediante gli strumenti più adatti.
Il primo passo che il consumatore dovrebbe fare per prendere delle decisioni oculate è quello di analizzare a fondo le proprie finanze. Le banche per aiutarli, quindi, dovrebbero fornire loro la possibilità di accedere a consulenze e servizi finanziari personalizzati. Questo, però, prima che la loro situazione si aggravi ulteriormente.
Gli istituti di credito, quindi, secondo il report, per aiutare i consumatori a non soccombere contro il caro vita e l’inflazione, dovrebbero fornire dei servizi innovativi. E inoltre creare una relazione in cui il consumatore si senta al centro dell’attenzione.