Per alcuni che hanno già ritirato la carta dedicata a te (detta anche carta risparmio spesa) potrebbe già arrivare l’annullamento direttamente da Poste Italiane.
A dirlo è l’INPS in apposito messaggio spiegandone le motivazioni.
Intanto ricordiamo a chi è erogata la carta e a cosa serve.
Requisiti e utilizzo
Si tratta di una forma di aiuto diretto alle famiglie con almeno tre componenti e con ISEE non superiore a 15.000 euro. Tutti i componenti devono essere iscritti all’anagrafe comunale e nessuno di essi deve essere già percettore di altre misure di sostegno (reddito di cittadinanza, reddito di inclusione, NASPI, ecc.).
Si ritira alle poste dopo aver ricevuto la comunicazione dal comune di residenza. La carta funziona come una normale carta di pagamento elettronica. Al momento del ritiro risulta ricaricata dell’importo (una tantum) di 382,50 euro.
Può essere utilizzata solo per acquistare beni alimentari di prima necessità come, ad esempio, carni suine, bovine, avicole, ovine, caprine, cunicole, pescato fresco, latte e suoi derivati, uova, oli d’oliva e di semi (allegato 1 decreto interministeriale del 18 aprile 2023). Non si possono acquistare alcoli, di qualsiasi genere.
Deve essere utilizzata almeno una volta entro il 15 settembre 2023, altrimenti si disattiva. La carta dedicata a te non può essere monetizzata, nel senso che il saldo non si può prelevare in contanti.
Carta dedicata a te, per alcuni è già inutilizzabile
I destinatari della carta dedicata a te non hanno dovuto presentare domanda. Infatti, è stato l’INPS ad aver formato la lista dei beneficiari. Tali liste sono suddivise per Comune e ogni lista riporta l’associazione, per ciascun beneficiario, degli elementi identificativi della carta assegnata da Poste Italiane.
I comuni consultano le liste nella procedura dedicata, accessibile dal portale dell’INPS e sulla base di esse comunicano (dal 18 luglio 2023) ai beneficiari le indicazioni complete per il ritiro della carta presso gli uffici postali.
L’INPS con apposito Messaggio n. 2723 del 19 luglio 2023 fa sapere che laddove i comuni individuino nelle liste soggetti non aventi diritto al beneficio che per errore o per la tempistica ristretta l’INPS stessa non è riuscita a eliminare, i comuni medesimi non devono inviare la comunicazione a tali soggetti. Laddove, invece, la comunicazione sia già partita e il soggetto ha anche ritirato la carta, il comune deve tempestivamente comunicarlo all’INPS entro il 25 luglio 2023. A seguito di questa comunicazione Poste Italiane provvederà ad annullare la carta.
Riassumendo…
- i destinatari dalla carta dedicata a te stanno ricevendo comunicazione dal comune di residenza per il ritiro alla posta
- le liste dei beneficiari sono state formate dall’INPS e rese disponibili ai comuni
- i comuni che individuano nella liste soggetti non aventi diritto alla carta non devono inviare la comunicazione. Se la carta è stata già ritirata dal soggetto non avente diritto, il comune deve comunicare il nominativo e il codice fiscale all’INPS e la carta sarà annullata da Poste Italiane (Messaggio INPS n. 2723 del 19 luglio 2023).