Carta di credito o bancomat, ecco la differenza

Carta di credito o bancomat, vi spieghiamo le reali differenze, mentre spesso si fa confusione sul loro funzionamento.
9 anni fa
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Si fa tanta confusione nella vita quotidiana spesso tra carte di credito e carte di debito, per cui vediamo adesso cosa sono e quali differenze vi sono tra esse. Iniziamo proprio dalla carta di debito, nota anche come “bancomat”. Si tratta di una carta di plastica, con banda magnetica sul retro e dotata di microchip, che oggi come oggi viene erogata dalla banca al cliente automaticamente e su semplice richiesta, all’apertura di un conto corrente presso di essa. La carta bancomat consente al titolare di prelevare denaro in contante presso gli ATM, ovvero alle postazione esterne agli istituti, di depositarvi denaro, oppure di pagare l’acquisto di beni e servizi presso i POS, cioè ai punti vendita o presso gli uffici dei liberi professionisti.

In quest’ultimo caso, non appena viene effettuata la spesa, digitando l’apposito codice PIN, il cliente consente al rivenditore di detrarre immediatamente dal conto corrente collegato alla carta di detrarre la somma dovutagli.

Differenze

Da un punto di vista materiale, una carta di credito presenta caratteristiche del tutto simili, ma il suo funzionamento è parecchio diverso. Viene emessa da una banca in favore del cliente, titolare di un conto corrente, ma non automaticamente, come appena visto sopra, bensì solo dietro richiesta ed esibizione di garanzie (busta paga, etc.). Perché? Perché come spiega la stessa denominazione, questa carta consente al titolare di usufruire di un credito, seppure di breve termine. Come funziona? La banca emette una carta, che rientra all’interno di un circuito internazionale di pagamento, come MasterCard o Visa. Il cliente può utilizzarla per prelevare denaro contante presso gli ATM e per fare acquisti ai POS convenzionati con il circuito di appartenenza. Tuttavia, nell’uno come nell’altro caso, l’addebito sul conto corrente collegato non viene scalato subito, ma generalmente entro il 15-esimo giorno del mese successivo al pagamento o al ritiro del contante.

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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