Carta docente: dal 2025 nuovi importi e via libera ai precari (manovra)

La manovra di bilancio 2025 introduce importanti novità per la carta docente, estendendola e variando l’importo annuale disponibile.
4 settimane fa
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carta docente
Foto © Pixabay

La manovra di bilancio 2025, attualmente in discussione in Parlamento, porterà importanti aggiornamenti per la “carta docente”. Lo strumento che consente ai docenti di investire nella propria formazione e sviluppo professionale. Le modifiche previste riguarderanno sia la platea dei destinatari sia l’importo che verrà stanziato.

In premessa è importante evidenziare che la manovra è ancora in discussione. Questo significa che dovrà ancora passare l’esame definitivo di Camera e Senato. Pertanto, da qui a quando la legge di bilancio sarà rilasciata per finire in Gazzetta Ufficiale, le cose potrebbero ancora cambiare rispetto a quanto prevede oggi il testo.

Carta del docente: oggi solo per chi ha il ruolo

Ad oggi, la carta docente è uno strumento riservato ai soli docenti di ruolo, con un contributo fisso di 500 euro per ciascun anno scolastico. Questa limitazione ha escluso per lungo tempo i docenti precari, figure che ricoprono un ruolo fondamentale nelle scuole italiane, ma che non hanno potuto beneficiare del contributo. Una delle poche eccezioni è stata introdotta nel 2023, quando una disposizione speciale ha esteso temporaneamente il beneficio anche a loro, segnando un primo passo verso l’inclusione.

Tuttavia, nel 2024, il beneficio è tornato ad essere limitato ai soli docenti di ruolo, a meno che i docenti precari non abbiano ottenuto una sentenza favorevole in giudizio, che confermi il diritto ad accedere alla carta. Quindi, via libera alla carta docente con sentenza passata in giudicato. Questa interpretazione ha causato disagi e polemiche, specialmente tra gli insegnanti precari, che svolgono un lavoro essenziale nelle scuole ma che vedono spesso i propri diritti limitati rispetto ai colleghi di ruolo.

Dal 2025 inclusi anche i supplenti annuali

La legge di bilancio 2025 mira a superare questa disparità, introducendo una modifica significativa. Nella nuova versione, infatti, la carta docente sarà estesa anche ai docenti precari, ma con una specifica: potranno richiederla soltanto coloro che hanno un contratto di supplenza annuale.

Questa apertura rappresenta un passo in avanti rispetto agli anni precedenti, riconoscendo la necessità di supportare anche i supplenti che, pur non essendo di ruolo, contribuiscono attivamente all’istruzione e all’educazione degli studenti.

Questa nuova misura sottolinea l’impegno a valorizzare il lavoro dei docenti precari, seppur con qualche limite, e si inserisce in una logica di progressiva parità di trattamento tra figure diverse all’interno del sistema scolastico. L’estensione della carta docente ai supplenti annuali consente di rispondere alle esigenze formative di questi professionisti, spesso impiegati per periodi prolungati nelle scuole italiane.

Il contributo diventa variabile

Un’altra novità rilevante riguarda l’importo della carta docente, che fino ad oggi è stato stabilito in 500 euro per ciascun beneficiario. Con la nuova manovra 2025, però, la cifra non sarà più fissa. L’importo della carta sarà deciso ogni anno tramite un apposito decreto ministeriale, che stabilirà la somma annuale fino a un massimo di 500 euro. Questa modifica renderà il beneficio più flessibile e legato alla disponibilità delle risorse finanziarie.

La decisione di adottare un importo variabile riflette probabilmente l’esigenza di adattarsi alle priorità di spesa dello Stato e alle risorse disponibili. Tale formula lascia aperta la possibilità di confermare i 500 euro in alcuni anni o, se necessario, di ridurre temporaneamente il contributo, mantenendo comunque una forma di sostegno per il personale docente.

La flessibilità dell’importo: vantaggi e criticità della carta docente 2025

Il passaggio a un importo variabile per la carta docente comporta vantaggi e potenziali criticità. Da un lato, permette al Ministero dell’Istruzione di adattare la somma disponibile in base alle risorse di bilancio, garantendo così la sostenibilità economica del beneficio. Dall’altro, un importo non fisso potrebbe creare incertezza tra i docenti, che ogni anno non avranno la garanzia di ricevere l’intera somma di 500 euro.

Questa incertezza potrebbe incidere sulla pianificazione degli acquisti. O dei percorsi formativi da parte degli insegnanti, che potrebbero trovarsi a dover rivedere le proprie scelte in base all’effettiva disponibilità del contributo. Tuttavia, un approccio flessibile potrebbe risultare più adattabile alle diverse condizioni finanziarie del Paese. Garantendo almeno un sostegno parziale anche in anni di bilancio più limitato.

Riassumendo…

  • La manovra 2025 amplia la “carta docente” ai docenti precari con supplenze annuali.
  • L’importo della carta docente non sarà più fisso, ma stabilito annualmente.
  • I docenti precari annuali potranno accedere al bonus per formazione e materiali didattici.
  • La somma massima annuale rimane 500 euro, soggetta a variazioni ministeriali.
  • L’estensione della carta docente favorisce maggiore equità tra docenti di ruolo e supplenti.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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