La carta inclusione è lo strumento su cui l’INPS predispone l’accredito mensile del nuovo assegno inclusione. Ossia la misura che, dal 1° gennaio 2024, sostituisce il reddito di cittadinanza. Chi ne ha i requisiti, può farne domanda dal 18 dicembre 2023, direttamente all’INPS o tramite patronato (e dal 2024, anche tramite CAF).
La carta inclusione, come era anche la carta reddito di cittadinanza, funziona come una normale Postepay e può essere utilizzata solo per determinati acquisti. Tra questi anche il pagamento dell’affitto mensile di casa.
A questo proposito è giunto in redazione un quesito.
“Buongiorno, sono un percettore di assegno inclusione. Aspetto la seconda ricarica, dopo la prima già ricevuta a gennaio. Vivo in affitto a pago 250 euro di canone ogni mese (come da contratto). Sono a chiedere se posso prelevare in contanti con la carta e con tale prelievo pagare il canone mensile al proprietario di casa oppure l’affitto devo per forza pagarlo con bonifico da fare con l’utilizzo della carta stessa?”
Il pagamento del sussidio
Il momento del pagamento del sussidio sulla carta inclusione dipende dal momento in cui si fa domanda e si sottoscrive il c.d. PAD (patto attivazione digitale). Senza detta sottoscrizione l’INPS non mette in pagamento il sussidio. Regola vuole che:
- il primo pagamento sia fatto dal giorno 15 del mese successivo a quello di sottoscrizione del PAD;
- i pagamenti successivi, siano fatti dal giorno 27 del mese di competenza.
Eccezione per il mese di gennaio 2024. Le prime disposizioni di pagamento dell’assegno inclusione, infatti, sono state per chi ha fatto domanda entro il 7 gennaio 2024 ed entro la stessa data ha anche sottoscritto il PAD. Per tali soggetti il sussidio è stato pagato per la prima volta dal 26 gennaio 2024.
A seguire è il turno di chi ha fatto domanda successivamente la citata data ed ha firmato il PAD entro il 31 gennaio 2024.
Carta inclusione, come pagare l’affitto mensile
Il beneficio, come detto è pagato sulla carta inclusione (distribuita tramite Poste). Tale carta è utilizzabile esclusivamente per:
- acquistare beni di prima necessità;
- pagare utenze;
- pagare l’affitto mensile della casa o la rata del mutuo di casa;
- prelevare in contanti.
Il prelievo è per un massimo di 100 euro mensili, elevabili in funzione della c.d. scala di equivalenza (ossia in funzione del numero componenti il nucleo familiare).
Per espressa indicazione di legge, la carta si può utilizzare per effettuare presso gli Uffici Postali un bonifico SEPA o un postagiro mensile in favore del locatore indicato nel contratto di locazione o dell’intermediario che ha concesso il mutuo.
Per chi vive in affitto, l’importo mensile dell’assegno inclusione comprende una quota “specifica” destinata al pagamento del canone. E tale quota può essere utilizzata esclusivamente a tal fine. Dunque, l’affitto dovrà essere pagato con la carta facendo bonifico o postagiro e di tale operazione deve esserci effettiva traccia, per dimostrarne la destinazione a detta finalità. Cosa questa che non potrebbe avvenire laddove si dovesse prelevare e pagare il canone in contanti.
Si ricorda che, in qualsiasi momento, è possibile verificare saldo e lista movimenti carta inclusione. Inoltre, l’operazione di bonifico ha come costo di commissione 1 euro e il Postagiro 0,50 centesimi di euro. Tali costi sono addebitati sulla carta stessa.
Buongiorno
Ho un inquilino che percepisce il reddito di inclusione e il bonus per l’affitto ed ha da quattro mesi che non paga , contratto registrato ci pago le tasse regolarmente. Perchè chi ha avuto la felice idea di dare il contributo, per evitare controversie, non pagava direttamente ai proprietari con i contratti regolarmente registrati?. Spero che fra i nostri rappresentanti (politici) ci siano tanti che non percepiscono l’affitto dai propri inquilini così cambierebbero le procedure.
Grazie
Massimo