La carta inclusione è lo strumento senza il quale chi ha fatto domanda per il nuovo sussidio non potrà “effettivamente” beneficiarne nei fatti. Chi ha fatto richiesta o farà richiesta del nuovo assegno di inclusione necessità della carta. È qui, che mensilmente, l’INPS accredita il sussidio. Un sussidio che è pagato per 18 mensilità, rinnovabili per altre 12 previa sospensione per un mese.
Il reddito di inclusione, ricordiamo, dal 1° gennaio 2024, ha spazzato via il reddito di cittadinanza. La domanda per averlo (nel rispetto di tutti i requisiti richiesti) è presentabile dal 18 dicembre 2023 (tramite INPS o patronati e dal 2024 anche tramite CAF).
Cosa si può fare con il sussidio
La carta inclusione è emessa da Postepay. Dunque, funziona identicamente a questa. I primi pagamenti dell’assegno inclusione sono iniziati il 26 gennaio 2024. L’utilizzo della carta è, comunque, circoscritto solo a determinati beni e servizi. Con essa è possibile:
- fare acquisti di beni prima necessità
- pagare utenze (luce, gas, ecc.)
- predisporre bonifico o postagiro per gare l’affitto mensile di casa
- predisporre il bonifico per la rate del mutuo della casa.
È ammesso anche prelevare in contanti (massimo 100 euro mensile per il singolo individuo, che possono aumentare in funzione della c.d. scala di equivalenza). Fare prelievi con carta inclusione ha un costo (quello delle commissioni). Stessa cosa anche quando si fa bonifico o postagiro. Sono vietati gli acquisti online con carta inclusione e il suo utilizzo all’estero.
Carta inclusione persa, come comportarsi
Il titolare della carta inclusione è l’unico a poterla utilizzare. È dotata di codice PIN che deve essere inserito quando richiesto in funzione dell’operazione che si compie. Il titolare deve custodirla con cura per evitarne lo smarrimento.
Laddove sia persa, questi deve attenersi scrupolosamente ad alcune indicazioni. La prima cosa da fare è bloccare la carta. Per farlo deve chiamare dall’Italia al numero gratuito 800.003.322 oppure dall’estero al numero +39.06.
Il secondo passo è denunciare tempestivamente l’accaduto all’Autorità Giudiziaria o di Pubblica Sicurezza.
Solo dopo aver fatto ciò, sarà possibile andare all’ufficio postale per compilare e sottoscrivere il modulo per richiedere una nuova carta inclusione, il cui rilascio potrà avvenire solo dopo che Postepay ha ricevuto la denuncia di smarrimento fatta in precedenza all’autorità. Sulla nuova carta sarà trasferito il saldo che residuava dalla vecchia.
Laddove, invece, la carta inclusione dovesse smagnetizzarsi, deteriorarsi o avere difetti nel funzionamento, il titolare potrà chiederne la sostituzione in posta. Anche qui il saldo residuo della vecchia sarà trasferito sulla nuova.
Riassumendo
- la carta inclusione è emessa da Postepay
- su di essa è accreditato l’assegno inclusione mensile
- l’utilizzo è solo per determinati beni e servizi
- se la carta inclusione è persa bisogna chiederne il blocco e fare denuncia all’autorità di pubblica sicurezza
- solo dopo il blocco e la denuncia sarà possibile chiedere in posta una nuova carta su cui sarà anche trasferito il saldo che era ancora disponibile su quella persa
- trovi qui il decreto sull’utilizzo carta inclusione.