Carta RDC ancora attiva, ai vecchi beneficiari del Reddito di Cittadinanza arretrati in arrivo?

Perché a molti vecchi beneficiari del Reddito di Cittadinanza arrivano ancora ricariche sulla vecchia carta RDC?
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2 settimane fa
3 minuti di lettura
Foto © Pixabay

Un caso più unico che raro è quello del Reddito di Cittadinanza e della sua carta RDC. Oggi la misura è cessata. infatti ha chiuso il suo funzionamento dal mese di gennaio 2024. Da allora si è passati all’era dell’Assegno di Inclusione. A prescindere da tutte le cose che sono cambiate, dai beneficiari ai requisiti e agli importi, una cosa che è balzata all’occhio è il cambio della carta dove avvengono le ricariche INPS dei sussidi.

Il Reddito di Cittadinanza veniva erogato su una carta gialla denominata appunto card RDC. Invece l’Assegno di Inclusione va su una carta blu, chiamata carta ADI.

Perché caso unico o raro? Perché c’è chi oggi si trova con la carta ADI disattivata nonostante sia una misura attiva. Ma solo perché c’è qualcosa che non va nella domanda. Ma lo stesso individuo si trova con una card RDC ancora attiva nonostante sia, come detto, una carta che fa riferimento ad una misura morta e sepolta.

“Salve, ho ricevuto la sospensione dell’Assegno di Inclusione. Pare ci siano anomalie sul mio ISEE. Sto verificando con il mio Patronato eventuali azioni per vedere se la decisione dell’INPS è giusta o meno. Comunque ho controllato la carta e risulta disattivata. Ma nel frattempo, visto che ero anche beneficiario del Reddito di Cittadinanza, ho provato a mettere nel Postamat la carta gialla che ho ancora nel portafoglio ed è ancora attiva. Come mai?”

Cosa significa carta RDC ancora attiva?

Non bisogna illudersi certamente, perché anche se attiva la carta RDC gialla che molti hanno nel portafoglio come ci dice il lettore, ha sicuramente saldo zero.

Il motivo per cui è ancora attiva però può lasciare intendere che qualcosa prima o poi possa essere caricata sulla card. In effetti le speranze sono poche, ma c’è chi in questi mesi dichiara alla nostra redazione di aver ricevuto delle ricariche su quella card. Nessun errore da parte dell’INPS per queste ricariche postume. Perché adesso vedremo di cosa si tratta.
Carta RDC ancora attiva, ai vecchi beneficiari del Reddito di Cittadinanza arretrati in arrivo?

Perché l’Assegno di Inclusione si blocca e la carta viene disattivata?

Il fatto che una carta come quella dell’Assegno di Inclusione venga immediatamente disattivata al primo problema relativo alla domanda di ADI da parte di un beneficiario, dipende sostanzialmente dal meccanismo che l’INPS adotta per la misura. Per esempio l’ADI può venire sospeso perché l’interessato non ha aggiornato per tempo il suo nucleo familiare rispetto all’anno precedente. In questo caso la domanda di ADI anche se fino a gennaio si era tra i beneficiari, decade. Quando il nucleo familiare cambia, e nell’ISEE del 2025 viene inserito per esempio un componente in più, il nucleo familiare deve essere modificato anche sulla domanda di Assegno di Inclusione. Chi non lo fa entro 30 giorni finisce con la decadenza della prestazione.

La card viene quindi disattivata. E nel momento in cui il beneficiario presenta nuova domanda di ADI, con il nucleo familiare corretto, all’approvazione dell’istanza ecco che lo stesso richiedente riceverà una nuova carta ADI.

La precedente andrebbe tagliata visto che è stata sostituita dalla nuova. Come si fa con le comuni carte di credito. I motivi che possono portare alla disattivazione della carta ADI sono molteplici. Si va dall’ISEE fuori parametro, alla mancata partecipazione agli appuntamenti con i servizi sociali comunali ogni 90 giorni.

Carta RDC ancora attiva, ecco quando potrebbero arrivare ancora delle ricariche

Tornando al caso del nostro lettore e al Reddito di Cittadinanza la cui card è ancora attiva nonostante il sussidio sia stato definitivamente abrogato, il motivo è presto detto. Per esempio sul finire del 2024, alcuni vecchi beneficiari del Reddito di Cittadinanza, pare abbiano ricevuto delle ricariche. Soldi che derivano dal fatto che l’INPS ha effettuato delle lavorazioni che hanno prodotto delle disposizioni di accredito proprio sulla Carta RDC. Perché evidentemente da dei ricalcoli sugli importi dovuti con il vecchio sussidio, ci sono state erogazioni del passato inferiori a quelle spettanti. O in alcuni casi, intere mensilità saltate, con mesi senza ricarica sulla carta RDC per anomalie e problemi poi risolti.

In questo caso non è azzardato sostenere che qualcuno ha potuto prendere soldi di Reddito di Cittadinanza ad un anno dalla cessazione della misura. Così come non è azzardato ipotizzare che a qualcuno possano ancora oggi arrivare ricariche. Noi certezze non ne abbiamo e ci rifacciamo a quanto sostengono alcuni lettori. Anche perché ricordiamo, con il Reddito di Cittadinanza le famiglie con figli dentro il perimetro dell’Assegno Unico e Universale sui figli sotto i 21 anni, prendevano anche questo beneficio. E lo incassavano sempre con ricarica sulla carta RDC. Potrebbero derivare anche da ricalcoli sull’Assegno Unico del 2023 questi autentici conguagli.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

1 Comment

  1. Buongiorno a tutti noi….io sono Manuela Nicolini e solo per un breve periodo ho avuto bisogno e grazie dell’ opportunità del RDC…. Dunque!!! Deceduta la carta RDC….c’era la possibilità di fare corsi….con la possibilità di un eventuale lavoro….vabbe!!!! Nulla di tutto ciò!!!! Nulla è arrivato….da un anno ho intrapreso un lavoro di tre ore notturne per un mensile circa €400/500….rinnovando l’isee e aver ancora bisogno di un sostegno ho provato con il reddito dinclusione….ora cosa vorrei comunicare? Le regole sono cambiate per chi sa chi è per cosa….io ho la residenza in una casa Ater ma sono domiciliata altrove dove effettivamente vivo .. poiché non posso condividere la casa dell ater con mia zia….oggi mi ritrovo in gravi difficoltà…. poiché conta la residenza…qui non si tratta di essere furbi ma di esigenze…se io cambio la residenza potrò forse avere l’inclusione…per poi perdere la casa nativa….oggi ho le forze per lavore tanti arretrati….ma invecchio ..così ho pensato di farmi forza oggi ….prima o poi riuscirò a pagare….credo che una sana vecchiaia in un posto sicuro….qui si tratta di tutelarsi

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