Carta risparmio spesa e reddito alimentare tra le misure del nuovo Governo Meloni. Allo stesso, tempo, però, l’esecutivo, con il nuovo disegno di legge, ha deciso di ridimensionare il reddito di Cittadinanza. Esattamente a 7 mesi per chi è occupabile. Poi dal 2024 dovrebbe essere del tutto eliminato e sostituito da altre forme di sostegno per chi ha difficoltà economiche.
A seguito della decisione di sospendere il Rdc, da giorni, si susseguono sit-in in molte città d’Italia. C’è la grossa preoccupazione che la sospensione e la definitiva abrogazione del sussidio possa generare gravi ripercussioni.
Acquistare alimenti di prima necessità
Il Governo ha stanziato 500 milioni di euro per aiutare le famiglie più povere ad acquistare i beni di prima necessità. Tale provvedimento è stato inserito nella nuova manovra e sarà destinato a chi ha un reddito Isee sotto i 15 mila euro.
Esso si configurerà come una social card che si potrà usare presso gli esercizi commerciali. Non si sa ancora con precisione come si potrà fare per ottenerla ma quel che è certo è che dovrà essere emanato un decreto attuativo entro sessanta giorni dalla pubblicazione definitiva della manovra.
Come spiega Altroconsumo, poi, con tutta probabilità, questa carta risparmio spesa andrà richiesta al proprio comune di residenza. Questo significa che i comuni dovranno amministrare e gestire i fondi stanziati, che saranno poi ripartiti in base alla numerosità dei cittadini.
L’utilizzo della carta risparmio: le prime news
La carta risparmio, quindi, dovrebbe essere erogata dai comuni per nuclei familiari con reddito Isee sotto i 15 mila euro e dovrebbe dare la possibilità di acquistare soltanto generi alimentari di prima necessità.
Quel che è certo è che si terrà conto dell’età dei cittadini, degli altri sussidi percepiti, dei redditi conseguiti, della situazione economica del nucleo familiare e di altri elementi per capire se vi è davvero necessità.
Non solo la card anche il Reddito Alimentare: ecco cos’è
La manovra, oltre alla carta risparmio spesa, ha previsto anche il reddito alimentare ovvero dei fondi (1 milione e mezzo che diventeranno 2 a partire dal 2024) per l’erogazione di pacchi alimentari nelle città metropolitane. Tale misura, però, sarà solo per chi vive in povertà assoluta.
Ci si potrà quindi recare presso un centro di distribuzione per ritirare il prodotto o e se si appartiene a una categoria fragile, si potrà ricevere a casa.