Carta risparmio spesa: tre casi in cui bisogna contattare il Comune o la polizia

Occhio alla carta risparmio spesa. In questi tre casi bisogna contattare il Comune o la polizia: ecco di quali si tratta.
1 anno fa
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carta risparmio spesa

“Fare la spesa una volta la settimana consente di risparmiare tempo e soldi, evitando di acquistare prodotti superflui. Prima di andare a fare la spesa è bene controllare che cosa si ha o meno in casa e nel redigere la lista della spesa considerare che cosa si intende cucinare e che programmi si hanno per la settimana, tenendo conto anche delle esigenze di ogni membro della famiglia“, afferma Paola Toia.

Fare la spesa, in effetti, non è così semplice come può sembrare.

Innanzitutto bisogna prestare attenzione ad acquistare prodotti che siano in grado di soddisfare realmente le proprie esigenze personali. Il tutto volgendo un occhio di riguardo al portafoglio. Proprio quest’ultimo, purtroppo, risulta essere duramente colpito dalla crisi economica in atto, evidenziata da un preoccupante aumento dei prezzi.

Al fine di offrire un valido sostegno alle persone maggiormente colpite dalla situazione, il governo ha deciso di mettere a disposizione, con la scorsa legge di bilancio, una dotazione pari a ben 500 milioni di euro per garantire l’erogazione della carta risparmio spesa. Ecco come funziona.

Carta acquisti per beni alimentari: chi ne ha diritto e importo

Dall’importo pari a 382,50 euro, la Carta Risparmio Spesa è pensata per garantire un aiuto economico alle famiglie economicamente in difficoltà. A beneficiare di tale misura sono i nuclei familiari composti da almeno tre persone che presentano un Isee inferiore a 15 mila euro alla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto, ovvero lo scorso 12 maggio 2023. Ma non solo, devono risultare iscritti nell’Anagrafe della Popolazione Residente.

Al fine di usufruire di tale opportunità non bisogna inoltrare alcuna domanda. È compito dell’Inps individuare i soggetti aventi diritto e trasmettere i relativi nominativi ai Comuni. Quest’ultimi invieranno apposita comunicazione ai soggetti interessati che dovranno recarsi in Posta per ritirare la card su cui verrà accreditato il contributo.

Carta risparmio spesa: tre casi in cui bisogna contattare il Comune o la polizia

La carta potrà essere ritirata presso tutti gli Uffici Postali, non solo in quelli di prossimità. Per effettuare il relativo ritiro si deve presentare la comunicazione ottenuta dal Comune di residenza. Tale documentazione contiene l’abbinamento del codice fiscale del soggetto beneficiario con il codice della carta assegnata. Grazie a quest’ultima sarà possibile acquistare solamente beni alimentari di prima necessità. Sono esclusi ad esempio tabacco, alcol e farmaci.

Ma cosa succede in caso di cambio di residenza o di decesso del soggetto beneficiario? Ebbene, in questi casi bisogna rivolgersi al Comune di appartenenza. Stando a quanto si evince dal sito del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, inoltre:

“In caso di furto, smarrimento, clonazione, necessità di blocco o sostituzione per mal funzionamento, oltre a poter consultare una pagina web dedicata su poste.it e postepay.it, i beneficiari potranno rivolgersi al seguente numero verde GRATUITO, messo a disposizione da Poste Italiane: 800-210170″.

In caso di furto, ovviamente, bisogna sporgere denuncia alla Polizia in modo tale da cercare di risalire all’identità del ladro. Per qualsiasi dubbio si invita comunque a rivolgersi al proprio Comune di residenza per ottenere informazioni dettagliate in merito alla Carta risparmio spesa.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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