Cartelle esattoriali, 5 novità 2025 da approfondire

Cartelle esattoriali, ecco le novità che sono entrate in vigore nel 2025, come funzionano adesso e cosa effettivamente è cambiato.
2 giorni fa
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Cartelle esattoriali, ecco le novità che sono entrate in vigore nel 2025, come funzionano adesso e cosa effettivamente è cambiato.
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La materia dei debiti fiscali e tributari, nonché delle cartelle esattoriali, ha acquisito grande importanza nel 2025 per diverse ragioni. In primo luogo, è ancora in corso una rottamazione delle cartelle giunta alla sua settima rata di scadenza. Inoltre, il governo sta valutando l’adozione di nuovi provvedimenti di sanatoria, tra cui proprio una nuova rottamazione.

Nel frattempo, sono entrate in vigore alcune novità derivanti dalla riforma della riscossione, che hanno inevitabilmente riguardato anche le cartelle esattoriali. Infine, da pochi giorni è operativa un’ulteriore grande novità, ossia la riapertura dei termini per i decaduti dai precedenti provvedimenti, introdotta dal decreto Milleproroghe. Vediamo ora nel dettaglio le novità introdotte nel 2025.

Cartelle esattoriali, 5 novità 2025 da approfondire

La prima novità è la cancellazione automatica delle cartelle più vecchie di 5 anni. Parliamo di cartelle esattoriali su cui l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha tentato di procedere all’incasso per 5 anni, senza successo. Tali debiti dei contribuenti sono stati cancellati dagli estratti di ruolo in automatico, senza che gli interessati dovessero presentare istanza.

Le somme, dunque, sono state rinviate agli enti creditori di origine, poiché il debitore non è più aggredibile con le classiche procedure di esecuzione forzata. Spetterà all’ente stabilire se annullare il debito, conformandosi alla scelta del concessionario, o tornare all’incasso.

Rate più lunghe con i nuovi piani di dilazione 2025

Un’altra novità del 2025 è l’estensione delle rate ordinarie di 12 mesi. Finora, i piani di rateizzazione ordinari accessibili ai contribuenti con cartelle si fermavano a 72 rate. Parliamo dei piani ordinari (non di quelli straordinari a 120 mesi, previsti per chi dimostra gravi difficoltà economiche e deve presentare relative prove).

Nei piani ordinari, al contrario, non sono richiesti particolari requisiti: si possono richiedere in autonomia dall’area riservata del sito Agenzia delle Entrate-Riscossione.
La novità del 2025 consiste nel poter arrivare fino a 84 rate, prolungando così il piano di dilazione.

Decadenza e riapertura dei termini per chi ha cartelle esattoriali, novità dal Milleproroghe

La cancellazione automatica delle cartelle e le rate più lunghe rientrano tra le modifiche introdotte dalla riforma della riscossione. Nel frattempo, nel 2025 è ancora in atto la rottamazione delle cartelle, ossia la definizione agevolata partita nel 2023 con le domande accolte fino al 30 giugno di quell’anno.

Al 28 febbraio scade la settima rata di questa rottamazione, e i contribuenti dovranno presto versare la prima delle 4 rate previste per il 2025. Grazie ai consueti 5 giorni di tolleranza, il pagamento dovrà essere effettuato entro il 7 marzo. In caso contrario, si verifica la decadenza dal beneficio.

Infatti, con la vecchia rottamazione, è sufficiente saltare una rata per perdere definitivamente il diritto alla definizione agevolata.

Nuove rate con la riapertura della rottamazione quater

Proprio la questione della decadenza dal beneficio è al centro di un aggiornamento riguardante le cartelle esattoriali introdotto dal decreto Milleproroghe. Chi è decaduto dalla rottamazione perché, ad esempio, non ha pagato una rata, adesso può tornare a sanare la propria posizione. Questa riapertura dei termini significa che i “decaduti” hanno l’opportunità di recuperare i vantaggi della sanatoria da cui erano stati esclusi.

Nello specifico, tutti i contribuenti che al 31 dicembre 2024 risultavano decaduti potranno presentare domanda di riammissione entro il 30 aprile 2025, pagando in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025 le rate scadute, oppure versando, alla stessa data, la prima rata di un nuovo piano di rateizzazione che può raggiungere un massimo di 10 rate.

La nuova rottamazione delle cartelle esattoriali ancora in pista

Infine, non si può ignorare che si continua a parlare di una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali. La Lega mantiene forte la propria pressione affinché la maggioranza approvi il progetto di una vera e propria Pace Fiscale, con una rottamazione quinquies. L’idea è quella di varare una rottamazione con caratteristiche differenti dalle precedenti:

  • niente più piani di dilazione trimestrali in 18 rate;
  • possibilità di piani lunghi fino a 120 rate mensili;
  • decadenza più flessibile, che scatterebbe solo dopo 8 rate (anche non consecutive) saltate;
  • cartelle da rottamare fino al 31 dicembre 2023.

Il progetto resta oggetto di discussione e potrebbe concretizzarsi nel prossimo futuro, portando a una nuova opportunità di sanatoria per i contribuenti interessati.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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