L’operazione rottamazione cartelle esattoriali dell’Agenzia delle Entrate Riscossione è terminata. Il concessionario infatti ha completato l’invio delle comunicazioni delle somme dovute a chi ha presentato la domanda di definizione agevolata. Ai contribuenti che hanno aderito alla Rottamazione quater delle cartelle esattoriali divenute tali fino al mese di giugno 2022, sono arrivate le risposte. A qualcuno è arrivata l’accettazione totale della domanda, ad altri la reiezione e ad altri ancora l’accettazione parziale, con alcune cartelle ammesse alla sanatoria ed altre no.
Diverse cose da chiarire sulla rottamazione quater
C’è chi si è reso conto che non ci sono tutte le rate da pagare e chi invece ci chiede come pagare telematicamente visto che i bollettini hanno il solito QR-Code da portare alle Poste, in banca o presso esercizi convenzionati. E dal momento che il bollettino per esempio, dal tabaccaio è a pagamento, molti chiedono del pagamento on line. Una cosa che interessa tanti contribuenti interessati, perché sono state ben 3,8 milioni le domande di adesione protocollate entro la scadenza del 30 giugno scorso.
“Buonasera, ho ricevuto la risposta dell’Agenzia delle Entrate Riscossione alla mia domanda di rottamazione delle cartelle. Nessun problema perché tutte le cartelle sono state ammesse. In totale 3.500 euro da versare. Ho notato però che le prime due rate sono di circa 350 euro l’una, le altre di 175 euro. Ma la somma delle rate che mi hanno mandato fa 2.100 e non 3.500. Come mai?”
“Salve, volevo capire se era possibile pagare telematicamente i bollettini della rottamazione delle cartelle. Ho ricevuto la risposta dell’Agenzia delle Entrate e mi hanno mandato i bollettini.
Cartelle esattoriali e rottamazione: come pagare on line le rate, anche quelle che non sono arrivate ai contribuenti
Ricapitolando, ai contribuenti che hanno presentato la domanda di sanatoria delle cartelle, meglio conosciuta come rottamazione quater, sono arrivate le lettere dell’Agente della Riscossione con all’interno l’esito della istanza, l’elenco delle cartelle rottamate, l’importo dovuto e i bollettini di pagamento. Ma ne sono arrivati solo 10 su 18. Infatti la sanatoria prevedeva un piano di rateizzazione fino a massimo 18 rate trimestrali, le prime due in scadenza il 31 ottobre 2023 ed il 30 novembre 2023, le altre ogni fine febbraio, maggio, luglio e novembre di ogni anno dal 2024 al 2027. Le prime due rate di importo pari al 10% cadauna dell’intero ammontare del debito, le altre 16 di importo pari al 5% cadauna. Le scadenze sono improrogabili. Mancarne una significa perdere il diritto alla sanatoria. Ma ci sono 5 giorni di tolleranza a scadenza. Infatti pagare entro i 5 giorni successivi alla scadenza di ciascuna rata non fa decadere dal beneficio ottenuto dopo la richiesta.
Le cartelle rottamate, ecco cosa c’è nella comunicazione
L’Agenzia delle Entrate Riscossione nella risposta ha mandato quindi solo le prime 10 rate. Le altre 8 arriveranno successivamente. E considerando il tempo di pagamento che arriva a novembre 2027 come ultima rata, non c’è da preoccuparsi. Per quanto concerne il pagamento telematico oggetto del secondo quesito arrivato in redazione e indicato sopra, la risposta è affermativa. Si può ottenere l’addebito diretto in conto corrente, così da evitare code agli uffici e soprattutto, così da eliminare il rischio di perdere le scadenze che come detto, tolleranza o meno, sono rigide. Il rischio decadenza non è campato in aria quindi. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione c’è la procedura con cui si può richiedere l’addebito diretto in conto corrente indicando il proprio IBAN del conto.
C’è il modo per ricalcolare il tutto
Oltretutto, sempre accedendo all’area riservata dell’Agenzia delle Entrate riscossione con SPID, CIE o CNS, è attivo il sistema “ContiTu”. Il meccanismo che consente al diretto interessato di ricalcolare il tutto, anche l’esito della rottamazione, pagando per esempio solo alcune delle cartelle rottamate e lasciando fuori dal perimetro della sanatoria le altre. Per esempio è questo lo strumento da utilizzare per chi si trova con le prime due rate troppo onerose e non riesce a pagarle. In questo modo si evita la decadenza totale dalla sanatoria e si potrà pagare solo ciò che ci si può permettere godendo del vantaggio della sanatoria su alcuni debiti. Oppure è una soluzione valida per chi si trova con delle cartelle che si è reso conto di non dover pagare e quindi intende presentare opposizione. Con questo strumento si può ottenere il ricalcolo degli importi dovuti, scaricare i nuovi bollettini e perfino ridurre le rate per chi vuole saldare il tutto in maniera più sollecita rispetto al 2027.