Cartelle esattoriali. Ecco perchè paghiamo ancora l’aggio nonostante la sua abolizione 

La Legge di bilancio 2022, ha abrogato l'aggio di riscossione, portandolo totalmente a carico del bilancio dello Stato.
3 anni fa
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Cartelle esattoriali

In redazione Investire Oggi stanno arrivando diversi quesiti sul fatto che in molte cartelle esattoriali viene ancora indicato l’aggio della riscossione quale onere da pagare in capo al contribuente. Le segnalazioni partono dal fatto che la Legge n°234/2021, Legge di bilancio 2022, ha abrogato l’aggio della riscossione, portandolo totalmente a carico del bilancio dello Stato.

Vediamo perchè l’aggio è ancora indicato nella cartella esattoriale.

L’aggio sulla cartella esattoriale e l’abrogazione da parte della Legge di bilancio 2022

Prima dell’intervento della Legge di bilancio 2022, l’aggio o meglio gli oneri di riscossione erano pari:

  • al 6% (3% a carico del contribuente debitore e il restante 3% a carico dell’ente creditore) con pagamento della cartella entro 60 gg dalla notifica,
  • al 6% delle somme a debito, interamente a carico del contribuente, per le somme pagate trascorsi 60 giorni dalla notifica della cartella di pagamento.

Con la Legge di bilancio 2022, è stato disposto che la copertura dei costi di gestione del servizio nazionale di
riscossione è a carico del bilancio dello Stato.

Dunque:

  • viene abolita la quota di oneri di riscossione a carico del debitore nella misura fissa del 3% delle somme iscritte a ruolo, in caso di pagamento entro il sessantesimo giorno dalla notifica della cartella di pagamento e
  • del 6% delle somme iscritte a ruolo e dei relativi interessi di mora in caso di assolvimento del debito oltre il suindicato termine.

Inoltre, per le ipotesi di riscossione spontanea (articolo 32, Dlgs n. 46/1999), non è più dovuta, dal debitore, la quota pari all’1% delle somme iscritte a ruolo.

Restano invece le spese relative alle procedure esecutive e cautelari e le spese di notifica della cartella di pagamento e degli eventuali ulteriori atti di riscossione.

Dunque le cartelle esattoriali sono più leggere per tutti i debitori.

Perchè molte cartelle riportano ancora l’indicazione dell’aggio di riscossione?

Come detto in premessa, in redazione Investire Oggi, stanno arrivando diversi quesiti sul fatto che in molte cartelle esattoriali viene ancora indicato l’aggio della riscossione quale onere da pagare in capo al contribuente.

Ebbene la riposta è piuttosto semplice.

Infatti, le nuove disposizioni sull’abolizione dell’aggio, si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2022. Per i carichi affidati fino al 31 dicembre 2021, gli oneri di riscossione continueranno ad essere dovuti nella misura e secondo le ripartizioni sopra analizzate.

Inoltre, in recepimento delle novità di cui alla Legge di bilancio 2022, l’Agenzia delle entrate ha adottato un nuovo modello di cartella esattoriale. L’approvazione è avvenuta con apposito provvedimento dell’Agenzia delle entrate.

Si utilizza ancora il vecchio modello di cartella, con l’indicazione dell’aggio di riscossione, per i debiti affidati agli Agenti della riscossione fino al 31 dicembre 2021. Ciò, indipendentemente dalla data di notifica della cartella di pagamento, che potrà avvenire anche successivamente al 31 dicembre 2021.

In tal modo, è spiegato perche in molte cartelle sono ancora indicati gli oneri di riscossione.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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