La rottamazione delle cartelle esattoriali per debiti iscritti a ruolo e affidati all’Agente di riscossione. Tutti sentono parlare in questi termini dopo le ultime novità previste dalla legge di bilancio 2023.
Una manovra che permette un po’ di respiro per famiglie e lavoratori grazie ad una piccola tregua fiscale. Possibilità di definire in maniera agevolata alcuni debiti verso il fisco. Inoltre possibilità di godere del c.d. stralcio debiti fino a 1.000 euro.
La stessa finanziaria però circoscrive il perimetro applicativo di questa pace fiscale.
La rottamazione delle cartelle esattoriali si concretizza nel fatto che è data possibilità al contribuente di non pagare sanzione ed interessi. Quindi, di pagare solo la quota capitale del debito (imposta omessa). Non è automatica ma bisogna fare richiesta di adesione.
Trovi qui tutte le scadenze rottamazione quater della legge di bilancio 2023.
Lo stralcio, invece, è un qualcosa di automatico. Non bisognerà fare nessuna domanda ma sarà l’ente di riscossione ad annullare direttamente il debito.
Ma cosa sta a significare “debito iscritto a ruolo”? Cosa significa debito “affidato all’ente di riscossione”?
Quando è perché c’è iscrizione a ruolo
Tutti i cittadini hanno obbligo di pagare imposte e tasse. Chi non paga risulta debitore verso il fisco. Il fisco, quindi, è la parte creditore.
Quando non si pagano i tributi, il fisco (Agenzia Entrate, ecc.) prima di procedere in maniera forzata al recupero, invita il cittadino a mettersi in regola. Lo invita bonariamente (avvisi bonari). Se però poi non riesce a recuperare il proprio credito procede alla c.d. iscrizione a ruolo.
Iscrivere a ruolo, significa che il contribuente viene inserito in un elenco dei debitori.
Con questa iscrizione a ruolo, in sostanza, il creditore incarica un terzo soggetto (agente di riscossione) a recuperare le somme dovute dal contribuente. Per fare ciò, l’agente di riscossione invia le cartelle esattoriali al contribuente.
Quindi, la cartella di pagamento arriva perché il contribuente è inadempiente verso il fisco e quest’ultimo ha iscritto a ruolo il debito del contribuente medesimo.
La notifica della cartella può avvenire in modalità diverse. Tramite raccomandata o anche tramite PEC. Possibile la notifica anche attraverso il messo notificatore.