Fino al 31 dicembre 2021, per le richieste di rateazioni di cartelle esattoriali non sarà necessario presentare l’ISEE. Infatti, grazie al decreto Ristori, è stato elevato da 60 mila a 100 mila euro la soglia per richiedere la rateizzazione fino ad un massimo di 72 rate senza necessità di dover documentare la temporanea situazione di difficoltà.
Dal 1° gennaio 2022, si ritornerà alle regole ordinarie.
Cosa prevedono le regole ordinarie?
Se decidiamo di richiedere la rateazione per un debito legato a una cartella esattoriale, un avviso di addebito INPS, un accertamento esecutivo dell’Agenzia delle entrate, ecc, dobbiamo tenere bene a mente la distinzione tra una rateazione ordinaria e una straordinaria.
Nello specifico, sono considerate rateazione ordinarie quelle con una dilazione massima di 72 rate ed un importo del debito non superiore a 60.000 euro. Sono invece considerate rateazioni straordinarie, quelle afferenti importi superiori a 60.000 euro. Per tali debiti il contribuente deve documentare la situazione di temporanea difficoltà. Tramite ISEE.
Durante l’emergenza Covid-19, il Governo, ha introdotto una serie di regole di carattere straordinario per agevolare i contribuenti nella richiesta di nuove rateazioni.
Le regole Covid-19
Il “Decreto Ristori” ha elevato da 60 mila a 100 mila euro la soglia per richiedere la rateizzazione fino ad un massimo di 72 rate, senza necessità per il contribuente di dover documentare la temporanea situazione di difficoltà.
La deroga rispetto alle regole ordinarie, opera per le richieste di rateizzazione presentate tra il 30/11/2020 e il 31/12/2021.
Concorre a determinare la soglia di 100 mila euro, oltre all’importo per cui si richiede la rateizzazione, anche il debito residuo di piani di dilazione già in corso.
Precisazione ribadita sul portale dell’Ex Equitalia.
Richiedere la rateazione è piuttosto semplice. Per importi fino a 100 mila euro, il contribuente può ottenere la rateizzazione direttamente on-line. Grazie al servizio “Rateizza adesso” presente nell’area riservata oppure tramite gli specifici indirizzi pec riportati nel modello di rateizzazione.
Fino al 31 dicembre 2021, non sarà necessario allegare alcun ISEE. Infatti, sarà sufficiente dichiarare la temporanea situazione di obiettiva difficoltà. Senza aggiungere alcuna documentazione.
In questo caso, il contribuente accede al piano ordinario per pagare il debito fino a un massimo di 72 rate (6 anni) con rate costanti o crescenti in base alla preferenza espressa.
Con il pagamento della prima rata del piano di rateizzazione, si ha l’estinzione delle procedure esecutive precedentemente avviate. A condizione che non si sia ancora tenuto l’incanto con esito positivo o non sia stata presentata istanza di assegnazione, ovvero il terzo non abbia reso dichiarazione positiva o non sia stato già emesso provvedimento di assegnazione dei crediti pignorati.