La Corte dei conti conferma tutte le difficoltà dell’amministrazione finanziaria nel recuperare le imposte dei contribuenti italiani, soprattutto di quelli più grandi.
Un recente report della stessa Corte, infatti, ha fatto emergere l’entità di quanto è stato recuperato negli ultimi 20 anni dai contribuenti italiani e quanto la stessa corte presume ancora di recuperare.
I dati non sono sicuramente soddisfacenti, molte delle imposte non incassate non verranno mai recuperate dello Stato. vediamo meglio di cosa si tratta.
Cartelle esattoriali, quanto si riesce effettivamente a incassare?
Lo studio, elaborato dalla stessa Corte, nel giudizio di parificazione sui dati dell’Agenzia entrate-riscossioni in merito alle cartelle affidate dal 2008 al 2019, mostra che a fronte di 302,9 miliardi di imposte da riscuotere coattivamente relative a ruoli superiori a 100 mila euro, l’incasso è stato di 8,2 miliardi, appunto il 2,7%.
In pratica, vengono recuperati circa 2.700 euro per ogni 100 mila euro iscritti a ruolo.
Sotto la soglia dei 100 mila euro le cose migliorano sensibilmente, per questi contribuenti gli importi affidati nello stesso periodo (2008 – 2019) erano pari a 166 miliardi e il recupero si è attestato a 31,7 miliardi, pari al 19,1%.
Infine, spiega la Corte dei Conti, le imposte iscritte a ruolo ma ancora da incassare ammontano a 954,7 miliardi di euro a fine 2019, ma di questi importi soltanto 79,6 miliardi hanno probabilità di essere incassati dallo dello Stato.
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