Cartelle pagamento, i rimedi per chi non ha aderito alla rottamazione

Quali sono i rimedi per i non aderenti alla rottamazione cartelle di pagamento prevista dalla legge di bilancio 2023?
1 anno fa
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Cartelle esattoriali, niente nuova rottamazione ma per i contribuenti il 2025 porta buone notizie lo stesso per via della riforma approvata.
Foto © Licenza Creative Commons

Chi ha presentato domanda di adesione alla rottamazione cartelle 2023 ora aspetta solo la risposta dall’Agenzia Entrate Riscossione. Una risposta che potrà essere di accoglimento o rigetto.

In caso di accoglimento dirà l’importo da pagare e le scadenze di pagamento. In caso di rigetto, invece, indicherà le motivazioni del rifiuto.

Molti contribuenti non sono riusciti ad aderire in quanto hanno saltato la scadenza della domanda o semplicemente perché si tratta di debiti non rottamabili con questa edizione della sanatoria.

Ci sono altri rimedi per questi contribuenti?

L’edizione rottamazione quater

Intanto, ricordiamo che questa edizione della rottamazione cartelle di pagamento prevista dalla legge di bilancio 2023 riguarda i debiti affidati all’Agenzia Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Si tratta di una quarte edizione.

Per aderire bisognava fare domanda, all’Agenzia stessa, entro il 30 giugno 2023. La domanda scade, invece, il 30 settembre 2023 per coloro che, al 1° maggio 2023, avevano residenza, sede legale o operativa in uno dei comuni di cui all’allegato 1 del decreto alluvioni.

La comunicazione di accoglimento o rigetto arriverà entro il 30 settembre 2023 ovvero 31 dicembre 2023 per gli alluvionati. L’accoglimento permetterà di pagare solo la quota capitale del debito, risparmiando sanzioni e interessi.

Non aderenti alla rottamazione cartelle pagamento: il rimedio

Per i non aderenti alla rottamazione cartelle di pagamento, in ogni caso, i rimedi per alleggerire la propria posizione non finiscono.

Quando arriva una cartella, il contribuente può chiederne la rateizzazione. Al riguardo bisogna distinguere a seconda dell’importo da rateizzare. Infatti:

  • per importi fino a 120.000 euro, si può chiedere la rateizzazione fino a 72 rate. La richiesta può essere fatta
    • direttamente on-line tramite il servizio “Rateizza adesso” presente nell’area riservata;
    • compilando il modello R1 da inviare via PEC agli specifici indirizzi riportati all’interno del modello stesso.
  • per importi oltre 120.000 euro la rateizzazione (massimo 72 rate) si chiede inviando domanda via PEC riportati nel modello.
    In tal caso bisogna allegare anche l’ISEE del nucleo familiare, per attestare la temporanea situazione difficoltà economica.

Si tenga presente che la soglia di 120.000 euro è riferita ad ogni singola richiesta di rateizzazione. Inoltre, una volta fatta domanda di rateizzo e finché si è in regola con i pagamenti delle rate, l’Agenzia delle Entrate Riscossione non iscriverà nuovi fermi o ipoteche, né attiverà qualsiasi altra nuova procedura esecutiva.

Riassumendo…

  • la comunicazione di accoglimento o rigetto della domanda di adesione alla rottamazione cartelle di pagamento edizione quater arriva:
    • entro il 30 settembre 2023;
    • ovvero entro il 31 dicembre 2023 per gli alluvionati (ossia coloro che, al 1° maggio 2023, avevano residenza, sede legale oppure operativa in uno dei comuni di cui all’allegato 1 del decreto alluvioni).
  • per i non aderenti alla rottamazione resta la possibilità della rateizzazione della cartella
  • il numero massimo di rate della rateizzazione sono 72
  • le modalità di domanda sono diverse a seconda che l’importo da rateizzare sia o meno superiore a 120.000 euro.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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Andrea Di Bari, Legalis Business Consulting
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