Casa in leasing, oggi non conviene: ecco perché

Oggi come oggi, dal punto di vista fiscale, prendere la casa in leasing non è più conveniente. Resta, invece, conveniente il mutuo
1 anno fa
2 minuti di lettura
Casa in leasing, oggi non conviene: ecco perché

Acquistare casa significa assumersi un impegno economico. Un impegno che è verso la banca se si stipula un mutuo. Un impegno che è mensile (la rata del muto) e accompagnato, in genere, da ipoteca sulla casa stessa. Un’ipoteca a garanzia per la banca. Quindi, nel caso in cui non si pagano le rate del mutuo, la banca si prende la casa.

Una soluzione alternativa per chi non vuole avere queste preoccupazioni o che non ha le condizioni per permettersi un mutuo, è quella di prendere la casa in leasing.

In questo caso, si pagherà un canone mensile per tutta la durata del contratto e a fine contratto si avrà possibilità di acquistarla pagando il c.d. prezzo di riscatto.

Fino a poco tempo fa, tuttavia, era conveniente questa operazione anche da un punto di vista fiscale. Oggi, invece, la convenienza non esiste più.

La detrazione IRPEF

Fino a poco tempo fa, per coloro che decidevano di prendere casa in leasing il legislatore prevedeva una detrazione IRPEF nella misura del 19% sui canoni e relativi oneri accessori, nonché sul costo di acquisto a fronte dell’esercizio dell’opzione finale.

Oggetto di sgravio fiscale anche:

  • gli oneri sostenuti per l’eventuale stipula di contratti di assicurazione sull’immobile stesso;
  • eventuali costi di intermediazione sostenuti dalla parte concedente il finanziamento per l’individuazione ed il reperimento dell’immobile richiesto dalla parte conduttrice, ribaltati sulla stessa.

A ogni modo, la legge ha limitato questa detrazione solo a quei contratti stipulati nel periodo 1° gennaio 2016 – 31 dicembre 2020. Il tutto a condizione che la casa fosse adibita ad abitazione principale del contribuente. Quindi, il contribuente vi ha aveva trasferito dimora e residenza.

Casa in leasing, non conviene senza lo sgravio fiscale

Il legislatore non ha prorogato lo sgravio fiscale riconosciuto sui canoni pagati per la casa in leasing. La detrazione, dunque, resta limitata ai contratti stipulati nel quinquennio 2016 – 2020.

Si applica per tutta la durata del contratto stesso.

Per coloro che hanno preso casa in leasing dopo il 2020 e, pertanto anche per chi lo fa oggi, non c’è più questa convenienza dal punto di vista fiscale. Per loro non c’è lo sgravio sui canoni pagati e nemmeno sulla spesa finale pagata per l’eventuale riscatto.

Resta, invece, sempre in essere la detrazione 19% sugli interessi pagati per il mutuo dell’abitazione principale. Dal punto di vista fiscale, quindi, oggi è più conveniente acquistare casa (abitazione principale) stipulando un mutuo piuttosto che fare un contratto di leasing.

Riassumendo…

per chi ha la casa in leasing (abitazione principale) c’è la detrazione fiscale del 19% sui canoni e oneri accessori pagati. Lo sgravio si applica anche sul costo pagato per l’eventuale riscatto finale

  • la detrazione casa in leasing si applica solo per i contratti stipulati dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2020. Vale per tutta la durata del contratto
  • non c’è detrazione casa in leasing per i contratti stipulati dal 1° gennaio 2021
  • c’è, invece, la detrazione 19% interessi mutuo stipulato per l’acquisto dell’abitazione principale.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Dichiarazione ILIA, resta valida quella già fatta per l'IMU?
Articolo precedente

Dichiarazione ILIA, resta valida quella già fatta per l’IMU?

Programma di governo, cambi in corsa con morte di Silvio Berlusconi?
Articolo seguente

Come la morte di Silvio Berlusconi può incidere sul programma di governo