Il mercato immobiliare a Londra è in bolla. Il tema è stato al centro della recente campagna elettorale, che è culminata con la vittoria a sindaco del laburista Sadiq Khan, figlio di un tassista pachistano e mussulmano, già esponente del governo di Gordon Brown. Potrà sembrare paradossale, ma il primo straniero ad avere l’onore e l’onere di guidare la più grande metropoli d’Europa potrebbe varare al più presto misure “discriminatorie” contro i cittadini non londinesi.
Già, perché i prezzi delle case sono saliti alle stelle nella capitale del Regno Unito e nessuno ormai ignora il problema di come consentire alla classe media di comprarsi una casa.
Bolla immobiliare, boom prezzi case Londra
Alcuni dati appaiono raggelanti: mediamente, una casa a Londra costa 551.000 sterline (710.000 euro), 6,1 volte il reddito medio di una famiglia, vicinissimo al picco di 6,4 del periodo pre-crisi. I tassi di crescita dei prezzi sono nell’ordine del 10% (il doppio che nel resto d’Inghilterra), quando i redditi aumentano mediamente 5 volte meno. Si consideri che mediamente una casa si compra nel Regno Unito poco più della metà, a 292.000 sterline (380.000 euro), con punte minime di 154.000 sterline nell’Irlanda del Nord. Ma anche nella ricca Inghilterra, di cui Londra fa parte, si trova casa con poco più di 300.000 sterline.
E allora, il neo-sindaco pensa a iniziative-choc e nello scorso fine settimana ha minacciato che, in assenza di un visibile miglioramento della situazione, ovvero di una discesa o stabilizzazione dei prezzi, la sua amministrazione potrebbe vietare la vendita di case ai non residenti a tempo pieno a Londra o, comunque, assegnare la priorità ai londinesi.