Quando chi abita vicino ad una stazione ferroviaria ha diritto al risarcimento danno per i rumori provocati dai treni di passaggio? A pronunciarsi al riguardo è il Tribunale di Lecce che ha stabilito che caso per caso va valutata la situazione ambientale, le caratteristiche della zona e le abitudini degli abitanti.
Ovviamente, anche i rumori dei treni possono essere anche molto fastidiosi con le sirene che annunciano il loro arrivo, lo sferragliare sui binari, non esiste un criterio assoluto per determinare se c’è diritto al risarcimento del danno in base al rumore che si deve subire, ma sarà il giudice a dover valutare caso per caso.
Se la stazione, ad esempio, si trova in aperta campagna dove i rumori di fondo sono quasi nulli, il rumore provocato dal treno sarebbe ancora più intollerabile rispetto alla città, così come sarebbe più fastidioso in un’area residenziale rispetto ad una zona industriale. Il criterio, quindi, va valutato in base alla rumorosità di fondo della zone in cui la stazione si trova e il parametro di base utilizzato quello dell’uomo medio (per intenderci non quello troppo sensibile ai rumori o quello che li sopporta stoicamente).
Per stabilire quando spetta il risarcimento del danno bisogna, inoltre, che il rumore del treno superi la soglia di normale tollerabilità che di norma viene stabilita da un perito che calcola i livelli dei decibel che si raggiungono.
Il giudice, alla fine, stabilirà se il risarcimento spetta oppure no in base a tutti questi parametri tenendo conto anche della salute di chi vive vicino alla stazione, che è, appunto, l’interesse primario da tenere presente.