È un fenomeno in aumento quello delle case all’asta. Sono infatti ormai tanti gli immobili che finiscono sul mercato dopo che i tribunali li hanno presi in carico. I motivi possono essere molteplici, ma la domanda che ci poniamo oggi è quella relativa a un possibile risparmio.
Con queste aste giudiziarie si può risparmiare davvero? La risposta è ovviamente sì, visto che i dati ci mostrano costi mediamente inferiori del 20%. Oltre ai pro, non mancano però anche i cosiddetti contro. Vediamo quindi quali sono i rischi e i vantaggi di acquistare un appartamento partendo da una base d’asta.
Case all’asta, i pro e i contro
Numeri in crescita per le case finite all’asta giudiziaria. Si parla di un incremento del 59,5% in un anno e mezzo, e il 20% in più solo negli ultimi 6 mesi. I dati infatti ci dicono che ci sono 13.764 casi in corso, mentre a luglio dello scorso anno erano 11.444. I cittadini che hanno intenzione di acquistare casa possono quindi sfruttare questa occasione, ma provare a farlo partecipando a un’asta necessita di una pianificazione particolare. Come dicevamo, si parla di un risparmio di circa il 20%, rispetto al costo effettivo della casa. In alcuni casi, però, il risparmio aumenta ulteriormente, soprattutto nei casi in cui non si presentano interessati alla prima asta e il tribunale si vede costretto ad organizzarne una seconda abbassando ulteriormente la base di partenza dell’offerta.
Detto questo, andiamo a vedere quali sono però anche i contro in un affare del genere. Come ormai tutti sanno, nulla è facile e in tutte le cose bisogna valutare attentamente anche l’altra faccia della medaglia. Il vantaggio di acquistare un immobile risparmiando dal 20 al 40% del costo di mercato ha una sua controparte che per molti potrebbe essere non poco fastidiosa, o forse no. Analizziamo nel dettaglio quindi anche questo aspetto.
I vantaggi e gli svantaggi
Con il termine incanto si intende semplicemente un sinonimo di asta, ma viene usata, potremmo dire, come rafforzativo. Con incanto infatti ci si riferisce a una gara pubblica che si dovrà concludere quando nessun partecipante dell’asta offrirà di più. Senza incanto, invece, le offerte vengono presentate in buste chiuse e i partecipanti devono avere specifici requisiti per aggiudicarsi la gara. Naturalmente, coloro che hanno perso la gara riceveranno indietro la cauzione iniziale che avevano rilasciato per partecipare.
Se non avete una somma iniziale che vi permetta di partecipare all’asta, niente paura: oggi è possibile richiedere un mutuo anche per partecipare all’asta. Infatti, l’Associazione Bancaria Italiana prevede l’erogazione di una somma pari all’80% del valore di stima dell’immobile o del prezzo di aggiudicazione, se la stima è di importo inferiore. In questo caso occorre muoversi in largo anticipo e prevedere quindi di aggiudicarsi l’asta. Dovremo infatti essere in possesso della somma prima che la gara abbia inizio, altrimenti il giudice sarà costretto a respingere la nostra domanda di partecipazione.
Procedura difficile, ma risparmio assicurato
Da quanto abbiamo detto emerge un dato abbastanza chiaro: la procedura per acquistare una casa all’asta è alquanto complicata, ma il risparmio è assicurato. Acquistare una casa dal valore di 200 mila euro per pagarla 120 mila è indubbiamente un grande affare. Come abbiamo visto, se si dispone di una somma di danaro sufficiente a coprire l’importo da versare, allora non c’è alcun problema. Diversamente, bisogna riuscire a muoversi con largo anticipo e presentare tale somma attraverso un mutuo.
Il rischio, naturalmente, è quello di dover poi restituire la somma ottenuta qualora l’asta non dovesse andare a buon fine. Si tratta certamente di una procedura non impossibile, ma comunque scomoda. Basterà infatti avvisare la banca erogatrice dell’estinzione anticipata del mutuo, cosa che potrebbe però comportare una penale. Ad ogni modo, è bene tener presenti anche alcuni accorgimenti in merito alle aste. Presenziare da spettatori ad alcune di queste potrebbe essere un’ottima cosa per fare esperienza e non farsi trovare impreparati. Va da sé, inoltre, che il potenziale compratore dovrà visionare più volte l’immobile per conoscerlo bene e valutare se ci saranno eventuali ulteriori spese (ristrutturazione o altro) dopo esserne entrati in possesso.