Case di lusso escluse dal superbonus 110%: quali sono?

Ci sono delle categorie catastali specificamente individuate dal legislatore che sono escluse a godere del superbonus del 110%. Si tratta delle case di lusso ed in questo articolo vediamo nello specifico di quali si tratta
4 anni fa
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Tra i soggetti esclusi dal superbonus 110%, salvo ripensamenti da parte del legislatore con emendamenti al decreto Agosto in fase di conversione in legge, vi rientrano i possessori di case definite di “lusso”.

Con riferimento all’ambito oggettivo (ossia agli immobili che possono formare oggetto di superbonus 110%), ricordiamo che il potenziato sgravio fiscale spetta a fronte del sostenimento delle spese (fatte dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 20201) a fronte di specifici interventi finalizzati alla riqualificazione energetica e alla adozione di misure antisismiche degli edifici (c.d. interventi “trainanti”) nonché ad ulteriori interventi, realizzati congiuntamente ai primi (c.d. interventi “trainati”).

Per il superbonus 110% i lavori vanno fatti su edifici residenziali

Ad ogni modo, ai fini del superbonus del 110%, gli interventi devono essere realizzati su edifici/immobili residenziali. Nello specifico, come si evince anche dalla Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 24/E del 2020, tali lavori devono essere realizzati:

  • su parti comuni di edifici residenziali in “condominio” (sia trainanti, sia trainati);
  • su edifici residenziali unifamiliari e relative pertinenze (sia trainanti, sia trainati);
  • su unità immobiliari residenziali funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi dall’esterno site all’interno di edifici plurifamiliari e relative pertinenze (sia trainanti, sia trainati); nonché
  • su singole unità immobiliari residenziali e relative pertinenze all’interno di edifici in condominio (solo trainati).

Le tre categorie catastali di lusso escluse dal superbonus 110%

Per espressa previsione normativa, non danno diritto al superbonus 110% i suddetti lavori se realizzati su immobili residenziali appartenenti alle categorie catastali c.d. di lusso, vale a dire A/1, A/8 ed A/9. Nel dettaglio si tratta di:

  • Abitazioni di tipo signorile, ossia unità immobiliari appartenenti a fabbricati ubicati in zone di pregio con caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di livello superiore a quello dei fabbricati di tipo residenziale (categoria catastale A/1);
  • Abitazioni in ville, dove per tali devono intendersi quegli immobili caratterizzati essenzialmente dalla presenza di parco e/o giardino, edificate in zone urbanistiche destinate a tali costruzioni o in zone di pregio con caratteristiche costruttive e di rifiniture, di livello superiore all’ordinario (categoria catastale A/8);
  • Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici (categoria catastale A/9).

Si tenga, comunque, presente che se i lavori eseguiti su dette unità immobiliari sono esclusi dal superbonus 110%, non sono esclusi dagli altri sgravi fiscali (bonus ristrutturazione, ecobonus, ecc.).

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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