Alla morte di una persona i suoi beni passano agli eredi tramite testamento o tramite dichiarazione di successione. Nel primo caso ciò che vale è la volontà del defunto. Che in vita stabilisce a chi lascerà i beni e in che proporzione. Lo stesso accade con la dichiarazione di successione. Solo che al posto della volontà del defunto ci sono le regole della normativa vigente. Quando nel lascito di un defunto ci sono degli immobili, emergono alcune problematiche. Perché l’immobile se non c’è testamento o se nel testamento viene lasciato a più eredi, diventa di comproprietà tra più soggetti.
In pratica una vera e propria comunione imposta. E se dal punto di vista della proprietà di un immobile la comunione rende tutti proprietari in base alle percentuali spettanti come testamento o come legge, lo stesso accade anche di fronte alle tasse che si pagano sugli immobili. Tra queste l’IMU.
IMU da versare su casa ereditata, ecco i problemi che incontrano gli eredi
Ma proprio sull’imposta municipale unica che grava sulle case bisogna produrre inevitabile chiarimenti che servono a quanti ci chiedono chi debba pagare o come non pagare.
“Buonasera, sono Mattia e da settembre 2022 ho ereditato la casa di mio padre defunto. L’eredità della casa è toccata a me e agli altri miei due fratelli. Siamo tutti e tre residenti in un Comune diverso da quello dove abitava mio padre e dove è situata la casa ereditata. Due di noi hanno casa di proprietà mentre il terzo ha casa in affitto. Potete darmi delle indicazioni su come non pagare l’IMU dal momento che dovrebbe ricadere su tutti e tre noi fratelli, che fino a oggi non abbiamo mai pagato l’IMU perché, ovviamente, abbiamo intestate solo le nostre singole case?”
“Gentile redazione, volevo capire cosa rischio in relazione all’IMU da pagare sulla casa che ho ricevuto in eredità insieme a mia sorella da parte dei miei genitori.
Case ereditate e tasse, ecco le regole sul pagamento e i casi particolari
I due quesiti sopra citati sono solo due dei tanti quesiti che ci arrivano in materia di IMU sulle case in eredità. C’è chi ci chiede come fare a non pagare le tasse, oppure chi ci chiede se anche l’IMU arretrato non pagato dai genitori quando erano in vita grava sugli eredi. Ecco perché la materia necessita dei chiarimenti anche per capire come a volte si possa evitare di pagare l’IMU su una casa ereditata. Sono molti i casi in cui una casa viene ereditata da persone a cui o non serve o che è situata molto distante da dove risiedono.
Ereditare un bene immobile che ha un certo valore è sicuramente una cosa positiva. Soprattutto nel caso di vendita dell’immobile che naturalmente genera degli utili che andranno a finire ai soggetti che l’hanno ereditata. Ma se la casa è fatiscente, disabitata, non utilizzata o semplicemente senza mercato perché non si vende, il problema passa agli eredi e riguarda proprio le tasse da pagare sulla casa.
Imposta municipale unica, come funziona la tassa sugli immobili
L’IMU non si paga sulla prima casa e su due pertinenze dell’abitazione principale.
Se il lascito è suddiviso dalla dichiarazione di successione, si seguono le normative di legge e quindi se per esempio sono tre fratelli che ereditano una casa, questa diventa divisa in parti uguali per tutti e tre. E quindi un terzo ciascuno. Se invece c’è un testamento oppure se a un erede spetta per legge una quota più alta della casa genitoriale, sia la proprietà che le tasse seguono le percentuali assegnate a ciascun erede. Una casa è al 60% di un fratello e al 40% dell’altro? IMU e proprietà si dividono al 60% e al 40% tra i due.
IMU non pagata dal defunto, la responsabilità degli eredi è solidale?
Per eventuali rate arretrate di IMU che il defunto non ha pagato a suo tempo e che quindi diventano debiti che passano agli eredi, si opera in base alle percentuali prima citate. Per tre fratelli quindi tutti in parti uguali devono corrispondere la loro quota di IMU arretrata del padre. E se uno dei tre non paga, la legge stabilisce che è sulle rate arretrate di qualsiasi tassa, la responsabilità tra gli eredi non è solidale. Pertanto se uno degli eredi non paga il Comune non potrà mai chiedere agli altri di sostituirsi al cattivo pagatore. Una cosa che invece dal punto di vista della legge non è citata per quanto riguarda le rate successive al decesso.
Niente solidarietà tra eredi
Come tutti sanno l’Imu si versa il 16 giugno e il 16 dicembre con due rate, la prima in acconto e la seconda a saldo. In teoria, se una rata non viene pagata da uno degli eredi, gli altri dovrebbero essere responsabili in solido con il cattivo pagatore. La giurisprudenza però con numerose sentenze di diverse Corti, negli ultimi anni ha deciso di orientarsi in maniera diversa. Producendo di fatto un uguaglianza tra rate di IMU non pagate dal defunto quando era ancora in vita e le rate successive che dovrebbero pagare gli eredi. In pratica nulla è dovuto da un’erede se l’altro non vuole pagare le tasse come il secondo lettore ci sottolinea per quanto riguarda sua sorella.
Come non pagare l’IMU sugli immobili ereditati
Tornando al fatto che spesso la casa ereditata non serve a nessuno degli eredi o a qualcuno di loro, la via principale per non essere assoggettati all’imposta è quella di rinunciare all’eredità. Chi rinuncia finisce con l’essere escluso sia dai crediti e dalle attività del defunto, che dai debiti e dalle passività. Un’altra strada però che si può intraprendere per evitare di assoggettare un immobile a IMU è quello di spostare la residenza di uno degli eredi all’interno di quella casa. Nel momento in cui quella casa diventa di proprietà di uno di essi infatti, diventando abitazione principale di un nucleo familiare, diventa esonerata dall’IMU. E l’esonero rimane sulla casa e quindi riguarda tutti gli eredi e non soltanto quello che ha spostato la residenza in quell’immobile.
In pratica una vera e propria esenzione dal versamento dell’imposta, che vale fino a quando quell’immobile è utilizzato come abitazione principale da uno degli eredi.