Nel panorama fiscale italiano, l’Imposta Municipale Propria (IMU) rappresenta una delle tasse locali più rilevanti per i proprietari di immobili. Una delle particolarità di questa imposta è che per le abitazioni dichiarate inagibili, quindi non abitabili, è previsto uno sconto significativo. Specificamente, per l’anno 2024 (come per gli anni trascorsi) chi possiede un’abitazione in questa condizione può beneficiare di uno sconto del 50% sull’IMU.
L’applicazione di questo sconto non è automatica e richiede il rispetto di specifici requisiti e l’adempimento di precise procedure.
Prima di tutto, è importante sottolineare che l’IMU è calcolata annualmente in base alla percentuale e ai mesi di possesso dell’immobile. Questo significa che se, durante l’anno, un’abitazione è stata inagibile per alcuni mesi e agibile per altri, lo sconto del 50% si applicherà solamente ai mesi durante i quali l’abitazione è stata inagibile. Per esempio, se un’abitazione, nell’anno d’imposta di riferimento, risulta inagibile per 9 mesi e agibile per 3, lo sconto si applicherà solo per i 9 mesi di inagibilità.
In termini di calcolo, si considera posseduto per l’intero mese qualsiasi immobile che sia stato posseduto per più della metà dei giorni del mese.
L’inagibilità deve essere accertata dal comune o dal tecnico
La legge IMU (commi da 738 a 783 Legge n. 160/2024) è chiara nel definire le riduzioni del tributo. C’è ad esempio, lo sconto IMU 50% per la casa in comodati tra genitori e figli e lo sconto casa in locazione a canone concordato. C’è poi la lettera b) del comma 747 della legge n. 160/2019 che stabilisce esplicitamente la riduzione del tributo per le case inagibili.
La determinazione dello stato di inagibilità o inabitabilità di un’abitazione non è un giudizio che può essere emesso dal proprietario stesso. Questo stato deve essere oggettivamente accertato come un deterioramento fisico serio, che può includere condizioni come edifici diroccati o pericolanti, e che non possono essere risolti con interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria.
L’accertamento ufficiale dello stato di inagibilità deve essere effettuato dall’Ufficio Tecnico Comunale del comune in cui si trova l’immobile. Alternativamente, il proprietario può presentare una perizia redatta da un tecnico qualificato, come un ingegnere o un architetto, accompagnata da fotografie che dimostrano lo stato dell’immobile. Questa perizia deve essere allegata a una dichiarazione sostitutiva presentata al comune.
Sconto IMU 2024 casa inagibile: serve la dichiarazione IMU?
È fondamentale che i proprietari di immobili inagibili informino il comune di qualsiasi cambiamento nello stato di agibilità o inagibilità dell’immobile. Se un immobile diventa inagibile o riacquista la sua agibilità, il proprietario è tenuto a presentare una Dichiarazione IMU al comune. Questa dichiarazione deve essere effettuata entro il 30 giugno dell’anno successivo all’evento che ha cambiato lo stato dell’immobile, anche se non è richiesta annualmente.
Per esempio, se un immobile è diventato inagibile nel 2024, la dichiarazione IMU deve essere presentata entro il 30 giugno 2025. Se un immobile precedentemente inagibile è tornato agibile nel 2023, la nuova dichiarazione deve essere presentata entro il 30 giugno 2024, ovvero entro il 1° luglio essendo il 30 giugno domenica.
Riassumendo…
- come per gli anni trascorsi, anche per l’IMU 2024 c’è lo sconto case inagibili/inabitabili
- lo stato di inagibilità deve essere accertato dal comune o da perizia redatta da tecnico abilitato
- l’agevolazione si applica limitatamente ai mesi dell’anno per i quali sono verificati i requisiti
- è necessario presentare la dichiarazione IMU.