Siamo quasi vicini alla scadenza del saldo IMU 2023 (18 dicembre) e c’è una lacuna che il legislatore non ancora ha provveduto a colmare. Ci riferiamo all’esenzione IMU case occupate abusivamente. Una novità introdotta con la legge di bilancio 2023 (comma 81).
Una norma che ha inteso tendere una mano a chi subisce il sopruso di vedere occupare l’immobile da terzi soggetti senza che questi ne abbiano alcun titolo. Un fenomeno contro cui è complicato anche difendersi. Paradossalmente chi esce di casa e al ritorno trova la casa occupata abusivamente non può agire con alcun mezzo per cacciare gli occupanti se non quello di presentare denuncia e solo dopo aver dimostrato di esserne l’effettivo proprietario.
La legge parla chiaro
Andando nel dettaglio di quanto dice la legge sull’esenzione IMU case occupate, nella norma espressamente si legge che, dal 1° gennaio 2023 non è dovuta l’imposta per
gli immobili non utilizzabili né disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria in relazione ai reati di cui agli articoli 614, secondo comma, o 633 del codice penale o per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale. Il soggetto passivo comunica al comune interessato, secondo modalità telematiche stabilite con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, il possesso dei requisiti che danno diritto all’esenzione. Analoga comunicazione deve essere trasmessa allorché’ cessa il diritto all’esenzione.
L’esenzione si applica limitatamente ai mesi dell’anno in cui si verifica la condizione dell’occupazione abusiva. A questo fine, ricordiamo che per il calcolo dei mesi ai fini IMU si conteggia per intero il mese in cui il possesso si è protratto per più della metà dei giorni di cui il mese stesso di compone.
Esenzione IMU case occupate, mancano le regole per comunicarlo al comune
La norma sull’esenzione IMU case occupate, dunque, indica anche gli adempimenti da mettere in atto per avere il beneficio di non pagare il tributo. In, dettaglio, il soggetto passivo dell’imposta (proprietario, usufruttuario, ecc.) deve:
- presentare denuncia alle autorità circa l’occupazione abusiva da parte di terzi soggetti
- comunicare (telematicamente) al comune l’occupazione abusiva stessa.
La norma stessa poi rimanda ad altro decreto la definizione delle modalità di comunicazione telematica al comune dell’occupazione abusiva. Un provvedimento che andava emanato entro 60 giorni dal 1° gennaio 2023. Tuttavia, tra poco arriva la scadenza del saldo IMU 2023 e le modalità non sono ancora state definite.
Ad ogni modo, chi nel 2023 ha casa occupata abusivamente può ritenersi esonerato dall’IMU. Requisito indispensabile è che sia in possesso della denuncia presentata all’autorità. Poi quando saranno disponibili le modalità, si potrà comunicare la cosa al comune. La legge parla chiaro: c’è esenzione IMU per la casa occupata abusivamente.
Riassumendo…
- per le case occupate abusivamente da terzi soggetti, dal 2023 c’è esenzione IMU
- per avere esenzione in tal caso bisogna fare denuncia all’autorità dell’occupazione abusiva e fare comunicazione al comune
- la comunicazione al comune deve farsi in modalità telematica NON ancora definite
- ad ogni modo, se ci sono i requisiti, l’IMU 2023 non deve pagarsi e poi quando sarà possibile si farà comunicazione telematica al comune
- l’esenzione si applica limitatamente ai mesi dell’anno per i quali l’immobile risulti abusivamente occupato.