Il 2020 è stato un anno terribile per le strutture alberghiere e il settore hospitality, soprattutto a causa dei pochissimi turisti stranieri che sono giunti in Italia da luglio a settembre. Nonostante il periodo estivo, grazie agli allentamenti delle restrizioni, aveva permesso agli hotel di risollevarsi, risulta un buco di 192 milioni di notti trascorsi nelle strutture italiane.
La ripartenza del turismo
La mancanza di turisti stranieri, il calo evidente di viaggi di lavoro e la cancellazione di grandi eventi e fiere, hanno dato la mazzata finale al settore turistico e non è ancora chiaro in che misura ci sarà una ripresa nel 2021.
Un punto di partenza potrebbe essere stimolare i proprietari di seconde case ad affittarle per i turisti: “Solo così si potrà sviluppare un’offerta alternativa e complementare a quella degli hotel, in grado di ripopolare i borghi e le località meno frequentate, che possono essere promosse con gli strumenti digitali”.
Prezzi dinamici e advanced booking
Il 2021 dovrebbe essere ancora un anno caratterizzato da viaggi di prossimità verso mete raggiungibili in maniera autonoma con il mezzo proprio e poco affollate con una preferenza per alloggi in affitto per coniugare vacanza e lavoro da remoto.
In base ai primi trend delle prenotazioni effettuate verso fine anno per le prossime vacanze estive, sono emersi due trend importanti. Il primo una preferenza per viaggi locali e il secondo l’adavanced booking. Ad avere la meglio saranno soggiorni presso case vacanze e mete raggiungibili in auto. La ricerca di ville, chalet e case vacanze ha confermato anche una preferenza per le prenotazioni fatte con largo anticipo. Si punta molto alle cancellazione gratuite e ai prezzi dinamici quindi variabile in base alla domanda.
Vedi anche: Viaggi all’estero, regole e restrizioni Paese per Paese