Perché il caso di Luigi Mangione negli USA infiamma il dibattito sulle assicurazioni sanitarie

Assicurazioni sanitarie nel mirino dell'opinione pubblica dopo l'arresto di Luigi Mangione per il presunto omicidio di Brian Thompson.
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Le assicurazioni sanitarie sono finite nel mirino dell'opinione pubblica americana
Le assicurazioni sanitarie sono finite nel mirino dell'opinione pubblica americana © Licenza Creative Commons

Si chiama Luigi Mangione, ha 26 anni, origini italiane e appartiene ad un’affermata e ricca famiglia del Maryland, con cui pare abbia interrotto i rapporti da anni. Da qualche giorno è agli arresti con l’accusa di omicidio di secondo grado. Avrebbe ucciso Brian Thompson, CEO di UnitedHealth, compagnia attiva sul mercato delle assicurazioni sanitarie. Il fatto risale allo scorso 4 dicembre, ore 6.44 di mattina, a New York. L’uomo stava recandosi al lavoro quando è stato raggiunto da 3 proiettili. Muore a soli 50 anni e lascia moglie e due figli.

Assicurazioni sanitarie nel mirino dell’opinione pubblica

Il caso infiamma l’America, perché tocca un nervo scoperto della superpotenza economica, militare e tecnologica: la sanità. Mangione non è uno squilibrato qualsiasi. Nel 2016 era stato insignito del riconoscimento di studente dell’anno alla Gilman School of Baltimora. Si laureerà all’Università della Pennsylvania in ingegneria. Suo cugino Nino è deputato di stato del Maryland per il Partito Repubblicano. I suoi avi sono stati tra coloro che diedero vita al Columbus Day, la festa che ogni 12 ottobre celebra la scoperta delle Americhe.

Non parliamo di un disadattato, anzi di un ragazzo dal volto pulito e con una carriera promettente che s’improvvisa Robin Hood contro le vessazioni del capitalismo ai danni della gente comune. Nel suo mirino finiscono le assicurazioni sanitarie, che a suo avviso non consentono alle persone di curarsi. I tre proiettili rinvenuti nella scena del delitto recavano ciascuno una parola scritta con pennarello indelebile: “Deny”, “defend”, “depose”. Tradotto: “nega”, “difendi”, deponi”. Ora sono diventate un marchio per abbigliamento sportivo. Non parole a caso, in quanto riecheggiano il titolo di un libro pubblicato nel 2010 da Jay M.Feinman, esperto di diritto assicurativo: “Delay, Deny, Defend: Why Insurance Companies Dont’ Pay Claim and What You Can Do About” (“Ritarda, nega e difendi: perché le compagnie assicurative non pagano i risarcimenti e cosa puoi fare”).

Costi sanità americana enormi

Gli Stati Uniti non hanno una sanità pubblica come in Europa. Il sistema è basato sulle assicurazioni private. Le critiche non mancano, le soluzioni non arrivano. L’Obamacare nel 2010 avrebbe dovuto sancire l’inizio di un nuovo capitolo per il popolo americano, ma si è tradotto in un aumento dei costi per garantirsi il diritto alla salute. Lo scorso anno, la spesa sanitaria americana è stata del 17,3% del Pil, quasi doppia rispetto ai livelli medi delle altre economie avanzate. In tutto, 4.800 miliardi di dollari spesi tra programmi pubblici (Medicare e Medicaid) e copertura privata.

Pensate che solamente la sanità pubblica garantita agli over 65 e ai più poveri è costata più di 1.850 miliardi, il 6,7% del Pil. E la copertura ha riguardato meno della metà degli abitanti. Più di quanto l’Italia abbia speso per coprire il 100% della popolazione. Per quest’anno si stima che il costo medio di una polizza supererà i 15.000 dollari per abitante. Stiamo parlando di 60.000 dollari per coprire una famiglia di 4 componenti. Cifre fuori controllo, che sono da molti anni alla base del forte malcontento sociale.

Scene di giubilo per l’omicidio di Thompson

Si capisce perché l’arresto di Mangione in un McDonald’s ad Altoona, Pennsylvania, abbia suscitato sdegno tra vasti settori della popolazione. Migliaia di recensioni negative sono state pubblicate immediatamente sul sito del ristorante, accusato di avere fatto la spia. C’è chi ha pubblicato video di sé che ballava alla notizia dell’uccisione di Thompson, urlando ad alta voce la propria gioia. Così come egli non ha avuto pietà nel garantire l’accesso alle cure agli assicurati, parte dell’America testimonia la propria assenza di sensibilità verso la famiglia della vittima. Amazon ha sospeso le vendite online di gadget sospettati di inneggiare all’omicidio.

E’ dovuto intervenire il governatore democratico della Pennsylvania, Josh Shapiro, per affermare che “non è così che in America risolviamo le cose”.

Thompson era sotto indagine per un presunto caso di insider trading. Nominato CEO di UnitedHealth nell’aprile del 2021, compagnia con una capitalizzazione di 520 miliardi di dollari, aveva dichiarato un anno fa che bisognava rendere più semplice il sistema delle assicurazioni sanitarie per i cittadini. Tuttavia, le critiche al suo operato non sono mancate. Molti assicurati hanno lamentato il diniego alle cure con la ricerca di mille cavilli. Un modus operandi, va detto, che non risparmia alcuna compagnia americana.

Assicurazioni sanitarie diventate proibitive

Lo stesso Mangione pare che avesse motivi di risentimento personali verso il sistema sanitario. Nel 2023 aveva subito un intervento alla schiena per la spondilolistesi e avrebbe riportato dolori da allora invalidanti. Gli è stato trovato un biglietto in cui chiede scusa ai familiari della vittima, ma sostenendo che “andava fatto”. E’ evidente che le inefficienze delle assicurazioni sanitarie non si possano superare a colpi di pistola (a proposito, l’arma sarebbe stata creata con stampante 3D). Negare l’esistenza del problema, però, rischia di ingrossare le file degli oppositori al sistema americano. E anche su questo punto l’amministrazione Trump dovrà offrire una qualche risposta valida. Molti aderenti al suo movimento MAGA altro non sono che persone comuni sprovviste di mezzi sufficienti per garantirsi una copertura sanitaria sempre più costosa.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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