Caso Mediolanum e referendum, Draghi ricatta Berlusconi per un “sì”?

L'ex premier Silvio Berlusconi potrebbe non fare campagna attiva per il "no" al referendum costituzionale, a seguito del caso Mediolanum. Dalla BCE arriva una minaccia a una delle aziende controllate dal gruppo Fininvest.
8 anni fa
2 minuti di lettura

 

 

In gioco c’è il futuro dell’euro

Potremmo anche sbagliarci, ma da qui al referendum non noteremo alcuna vera discesa in campo dell’ex premier contro le riforme istituzionali renziane, che peraltro ha votato per tre volte su quattro. Piaccia o meno ammetterlo, le pressioni internazionali perché vinca il “sì” sono molto forti, perché in gioco c’è più che una mezza riforma pasticciata della Costituzione italiana, la cui sorte non interessa davvero a nessuno all’estero. Il 4 dicembre è percepito come il 23 giugno scorso, un voto pro o contro l’Europa, pro o contro l’euro, ma con l’aggravante che sarebbe un secondo colpo a Bruxelles, forse stavolta fatale.

(Leggi anche: Referendum costituzionale, vero pericolo è vuoto politico)

 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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