Altra cassa integrazione (Cig) in arrivo. Il governo sembra intenzionato a concedere alle aziende altre 18 settimane di Cig facendo ulteriore debito pubblico per 6 miliardi di euro.
Il Ministero del Lavoro sta infatti preparando un nuovo finanziamento miliardario per scongiurare i licenziamenti da parte dei datori di lavoro concedendo ulteriori 18 settimane di cassa integrazione salariale per i lavoratori. Provvedimento che andrebbe di pari passo con la proroga dello stato di emergenza sanitaria.
Nuova cassa integrazione per 18 settimane
Il ricorso massiccio e straordinario alla Cig, però, farà salire ulteriormente il debito pubblico.
Nuove ore di Cig, ma non per tutti
La nuova Cig non sarà però per tutti. E’ allo studio un piano per individuare le aziende maggiormente colpite dalla crisi pandemica e che possano dimostrare un cospicuo calo del fatturato durante il primo semestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. Si parla di una percentuale di almeno il 50% di calo del fatturato medio per i primi sei mesi dell’anno che dovrà essere dimostrata insieme alla regolarità contributiva Inps. Su questo punto i tecnici stanno lavorando per fare in modo che la misura a sostegno del reddito sia accompagnata anche dal rinnovo del blocco dei licenziamenti fino a fine anno (data per ora fissata al 17 agosto).
Confesercenti, ok riforma ammortizzatori, ma proroga Cig
La riforma degli ammortizzatori sociali annunciata dalla ministra Nunzia Catalfo va bene, ma solo se non comporterà aggravi aggiuntivi per le imprese.
Cna, ritardi intollerabili sulla Cig
Cna, insieme alle altre organizzazioni datoriali e Cgil, Cisl e Uil, ha formalmente chiesto ai ministri Catalfo e Gualtieri un diretto e tempestivo interessamento per l’integrale trasferimento delle risorse al Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato, l’unico strumento in grado di fornire le prestazioni di sostegno al reddito ai dipendenti delle imprese artigiane che hanno ridotto o sospeso la loro attività lavorativa in seguito all’emergenza epidemiologica. In questi mesi FBSA ha ottenuto un importante stanziamento economico dal Governo per far fronte alle numerose domande pervenute e ha lavorato al massimo dell’efficienza gestionale e organizzativa per garantire una tempestiva erogazione degli ammortizzatori sociali. “Nonostante questi sforzi – si legge in una nota della Cna – sono ancora molti i lavoratori che attendono le prestazioni di sostegno al reddito relative ai mesi di aprile, maggio e giugno, nei confronti dei quali FSBA non ha più alcuno spazio di azione, avendo già anticipato tutte le risorse accumulate negli anni per far fronte alle oltre 750 mila domande pervenute. Il ritardo nel trasferimento delle risorse già stanziate, che di fatto impedisce a FSBA di operare, è ormai diventato intollerabile per imprese e lavoratori e, per questo motivo, è necessario un intervento immediato delle istituzioni volto a disporne l’integrale trasferimento”.