Cassa integrazione anche per calciatori e sportivi, ma non per tutti

Disponibile sul sito Inps la funzione per presentare domanda di cassa integrazione per gli sportivi. Novità importanti e limiti di reddito.
4 anni fa
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Cassa integrazione in deroga al via anche per gli sportivi professionisti. Calciatori, pallavolisti, nuotatori e atleti di ogni genere possono accedere alla CIGD.

Non tutti gli sportivi però possono accedere cassa integrazione in deroga. Il decreto Rilancio (numero 34 del 2020) ha infatti limitato l’accesso agli sportivi professionisti dipendenti di società sportive a coloro che non superano i 50.000 euro di reddito.

Chi può richiedere la cassa integrazione

Lo precisa l’Inps nella circolare numero 3137 del 21 agosto 2020 con la quale si spiega anche che possono beneficiare della CIGD soltanto gli sportivi iscritti al Fondo pensione sportivi professionisti.

Tale fondo è gestito dall’Inps. La durata massima, come previsto dalla legge, è di 9 settimane nel periodo compreso fra il 23 febbraio e il 31 ottobre 2020. L’Inps, recependo le ultime novità contenute nel decreto di Agosto, precisa inoltre che il limite di reddito di 50.000 euro lordi è da riferirsi alla stagione sportiva 2019-2020 e non all’anno fiscale 2019, come disposto in precedenza.

Una variazione concepita in primo luogo per i calciatori la cui attività inizia in autunno e termina in primavera e il cui reddito complessivo viene ripartito su due anni fiscali. Interessati, comunque, sono anche tutti gli altri atleti, anche se per la maggior parte di essi superare i 50.000 euro di reddito è cosa ben più ardua. Sarà quindi la federazione sportiva e la società di appartenenza a rilasciare apposita dichiarazione reddituale per lo sportivo che farà richiesta di CIGD.

Durata della cassa integrazione

La durata della cassa integrazione in deroga per gli sportivi è fissata in 9 settimane per ogni associazione sportiva. La legge prevede però che nelle regioni di Lombardia, Emilia Romagna e Veneto il periodo possa arrivare fino a 13 settimane, nei limiti delle disponibilità finanziarie assegnate agli enti locali. Per quanto concerne la trattazione della CIGD, come noto, questa è passata di competenza direttamente all’Inps. Non sono più quindi le singole Regioni che gestiranno la cassa integrazione in deroga, ma direttamente l’Istituto di previdenza sociale al fine di velocizzare l’erogazione delle indennità.

Vengono così saltati alcuni fastidiosi passaggi  burocratici fra enti diversi che in precedenza avevano rallentato la liquidazione delle prestazioni.

Come presentare domanda

Il messaggio Inps del 21 agosto spiega anche come presentare domanda di CIGD per gli sportivi. La funzione è disponibile sul portale dell’Istituto nei servizi online accessibili per la tipologia di utente, tramite PIN personale o SPID, in <<Aziende, consulenti e professionisti>>, alla voce <<servizi per aziende e consulenti>>, sezione <<CIG e Fondi di solidarietà>>, opzione <<CIG in deroga INPS>>. Da qui si potrà presentare domanda di cassa integrazione selezionando l’opzione “deroga INPS SPORTIVI”. L’inps verificherà l’appartenenza dell’atleta al Fondo di previdenza degli sportivi professionisti. Così come il reddito percepito nella stagione 2019-2020 anche tramite lo scambio di informazioni con le società sportive di appartenenza. Per questa tipologia di cassa integrazione, peraltro, non è prevista la facoltà di richiedere l’anticipo del 40% della prestazione.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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