L’anticipo della cassa integrazione guadagni resta. Il Dl di Agosto conferma il pagamento anticipato del 40% dell’assegno.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali precisa che anche nel Decreto di Agosto è consentito alle aziende la possibilità di richiedere l’anticipo del 40% della cassa integrazione Covid-19. Risultano perciò privi di fondamento gli articoli di stampa che ipotizzano il solo ricorso alla procedura normale.
Cosa dice il decreto legge di Agosto
Il comma 1 dell’art. 1 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 dispone infatti che “i datori di lavoro che, nell’anno 2020, sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19, possono presentare domanda di concessione dei trattamenti di cassa integrazione ordinaria, assegno ordinario e cassa integrazione in deroga di cui agli articoli da 19 a 22-quinquies del decreto-legge 17 marzo 2020, n.
18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27 e successive modificazioni, per una durata massima di nove settimane, incrementate di ulteriori nove settimane secondo le modalità previste al comma 2“. È di tutta evidenza quindi che la norma riconfermi la possibilità per le aziende di richiedere all’Inps l’anticipo del 40% del trattamento disciplinato dal comma 3 dell’articolo 22-quater del Dl 18/2020.
Pagamento Cig anticipata entro 15 giorni dalla domanda
Più nello specifico, la norma che velocizza l’iter procedurale è contenuta nel precedente decreto Rilancio varato dal governo. L’Inps – ha precisato il presidente Pasquale Tridico – “ha reso operativa una procedura del tutto nuova, che interessa anche la cassa in deroga. L’istituto dovrà erogare, infatti entro 15 giorni, un anticipo pari al 40% delle ore di Cig richieste“. Tridico ha detto inoltre che i pagamenti della Cig saranno completati una volta che l’Inps avrà ricevuto da parte delle aziende interessate tutta la documentazione relativa alle ore autorizzate per i lavoratori.
Cig in deroga direttamente all’Inps
Confermato anche il pagamento direttamente da parte dell’Inps per la Cig in deroga, che riguarda le aziende da 1 a 5 dipendenti. La novità, come noto, è che le domande non passeranno più per le Regioni, ma arriveranno direttamente all’Inps, che, altra novità, non dovrà più attendere che l’azienda comunichi quanti lavoratori ha messo effettivamente in Cig rispetto alla richiesta iniziale. Cosa che avverrà a consuntivo, il mese successivo a quello di sospensione, ma l’Inps anticiperà subito alla stessa azienda il 40% di quanto chiesto e poi col conguaglio vedrà se ha usato più o meno Cig di quella prenotata.
Cig, pagate finora dall’Inps oltre 434 milioni di ore