Cassa integrazione, NASpI e DIS-COLL. Come cambiano gli importi nel 2025?

L'INPS ha aggiornato gli importi delle prestazioni contro la disoccupazione involontaria (Naspi, Dis-Coll, Alas, ISCRO) e la cassa integrazione guadagni (CIGO, CIGS, CISOA)
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Con la Circolare n. 25/2025, l’INPS ha stabilito un lieve incremento (0,8%) degli importi massimi per NASpI e Cassa Integrazione, portando il tetto mensile della disoccupazione indennizzata a 1.562,82 euro (da 1.550,42 euro) e quello della CIG a 1.322,05 euro (da 1.311,89 euro).

Pur trattandosi di un adeguamento contenuto, la misura intende garantire un leggero aumento della tutela economica per i lavoratori che perdono involontariamente il posto o subiscono riduzioni dell’orario di lavoro.

Nel complesso, l’INPS ha aggiornato gli importi delle prestazioni contro la disoccupazione involontaria (Naspi, Dis-Coll, Alas, ISCRO) e la cassa integrazione guadagni (CIGO, CIGS, CISOA).

Trattamenti di Integrazione Salariale Ordinaria (CIGO)

La Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) tutela i lavoratori dipendenti nei casi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa dovuta a situazioni temporanee e non imputabili all’impresa o ai dipendenti (come cali di commesse o condizioni meteo avverse nel settore edile).

La Circolare n. 25/2025 sancisce un incremento dello 0,8% sui massimali precedentemente fissati. Nel dettaglio, il massimale mensile lordo passa da 1.311,89 euro a 1.322,05 euro.

Per beneficiare della CIGO, l’azienda deve presentare domanda entro i termini stabiliti dalla normativa, motivando la richiesta con causali riconosciute (ad esempio difficoltà economiche transitorie o eventi di natura straordinaria).

I dipendenti coperti da CIGO percepiscono un’integrazione salariale che, appunto, non può superare i massimali annualmente aggiornati dall’INPS. Questo lieve aumento, sebbene non stravolga la portata del sussidio, intende tenere il passo con l’andamento del costo della vita e garantire un sostegno almeno parzialmente adeguato.

Cassa Integrazione Salariale per Operai e Impiegati Agricoli (CISOA)

La CISOA è un trattamento di integrazione salariale destinato ai lavoratori agricoli (operai e impiegati) in caso di sospensione o riduzione dell’attività per eventi temporanei, come le calamità naturali o particolari situazioni di crisi settoriale.

Anche per la CISOA, la Circolare n. 25/2025 dispone l’aggiornamento dei massimali, adeguando i parametri entro i limiti dello 0,8% di aumento.

In pratica, l’importo massimo per i beneficiari segue la stessa variazione stabilita per gli altri trattamenti di cassa integrazione, allineando così il settore agricolo alle novità introdotte a livello generale.

Sebbene l’impianto della CISOA differisca da quello della cassa integrazione ordinaria (in virtù della specificità del comparto agricolo), la finalità resta la medesima: fornire un aiuto reddituale nei periodi di inattività forzata, assicurando che gli operai e gli impiegati del settore non subiscano un tracollo economico totale quando il lavoro viene a mancare per cause indipendenti dalla loro volontà.

Trattamenti di Integrazione Salariale Straordinaria (CIGS)

La CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria) interviene in situazioni più complesse e prolungate rispetto alla CIGO, come ristrutturazioni aziendali, riconversioni produttive o crisi più radicate nel tempo. Anche in questo caso, il massimale aggiornato secondo la Circolare n. 25/2025 subisce l’incremento dello 0,8%.

Da sottolineare che la CIGS non si applica indiscriminatamente a tutte le imprese, ma è riservata a quelle che rispettano precisi requisiti dimensionali e di anzianità contributiva. L’azienda, inoltre, deve presentare un piano di risanamento o riorganizzazione, dimostrando che la sospensione o la riduzione dell’attività lavorativa è necessaria per evitare licenziamenti e per garantire la ripresa delle normali condizioni operative.

Con il lieve adeguamento dei massimali, i lavoratori si vedranno riconoscere un beneficio economico leggermente più elevato, in linea con l’esigenza di mantenere una copertura congrua rispetto alle retribuzioni perse.

Assegno di Integrazione Salariale (AIS) del FIS e dei Fondi di Solidarietà Bilaterali

Un ulteriore strumento di tutela per i lavoratori è rappresentato dall’Assegno di Integrazione Salariale (AIS), erogato dal Fondo di Integrazione Salariale (FIS). O dai Fondi di solidarietà bilaterali di settore, con l’esclusione di quelli espressamente menzionati nei paragrafi 3, 4 e 5 della stessa Circolare n. 25/2025.

Tale prestazione ha lo scopo di intervenire in situazioni di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa. Questo quando l’azienda non rientra nell’ambito di applicazione della CIGO o della CIGS.

Per il 2025, anche l’AIS viene ritoccato dello 0,8%, uniformando il tetto di spesa agli importi previsti per la cassa integrazione ordinaria e straordinaria. Questo significa che, in presenza dei requisiti specifici previsti dal FIS o dal Fondo di solidarietà di categoria, i lavoratori interessati percepiranno una quota mensile lievemente più alta rispetto all’anno precedente.

È opportuno sottolineare che ogni Fondo può avere regole particolari. Ma l’INPS vigila sull’armonizzazione generale dei massimali, in modo da offrire una tutela il più possibile omogenea nel panorama nazionale.

Indennità di Disoccupazione NASpI

La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è la principale misura di sostegno per i lavoratori subordinati che perdono involontariamente l’occupazione.

La Circolare INPS n. 25/2025 prevede un incremento dello 0,8% sull’importo massimo percepibile, che passa da 1.550,42 euro lordi mensili a 1.562,82 euro.

La durata e l’importo della NASpI dipendono dalla storia contributiva e retributiva del singolo lavoratore. Ma il massimale rappresenta un tetto oltre il quale non si può andare. Indipendentemente dall’ammontare dello stipendio in essere prima della perdita del lavoro.

L’obiettivo dell’adeguamento, per quanto marginale, è contribuire a preservare il potere d’acquisto dei beneficiari. Ciò in un contesto economico che spesso vede l’inflazione erodere rapidamente i redditi familiari.

I requisiti per la NASpI sono cambiati nel 2025.

Indennità di Disoccupazione DIS-COLL

La DIS-COLL è destinata ai collaboratori coordinati e continuativi. Compresi i titolari di rapporti a progetto, purché iscritti alla Gestione Separata INPS e senza partita IVA.

Nella stessa Circolare, l’Istituto specifica che:

La retribuzione da prendere a riferimento per il calcolo della indennità di disoccupazione DIS-COLL è pari, secondo i criteri già indicati nella circolare n. 83 del 27 aprile 2015, a 1.436,61 euro per il 2025. L’importo massimo mensile di detta indennità non può in ogni caso superare, per il 2025, 1.562,82 euro.

Il beneficio economico, calcolato sulla base della contribuzione versata, fornisce un aiuto temporaneo a una categoria di lavoratori che, prima dell’introduzione di questa tutela, godeva di una copertura molto limitata in caso di perdita dell’incarico. Anche in questo caso, l’adeguamento dell’importo è finalizzato a non penalizzare coloro che si trovano improvvisamente senza reddito a causa della cessazione dell’attività di collaborazione.

Riassumendo

  • Aumento dello 0,8%: la circolare INPS n. 25/2025 stabilisce un lieve incremento (0,8%) per i massimali di alcuni trattamenti di integrazione salariale (CIGO, CIGS, CISOA) e per l’Assegno di Integrazione Salariale (AIS).
  • Nuovi massimali CIG: l’importo massimo lordo mensile per la Cassa Integrazione sale da 1.311,89€ a 1.322,05€.
  • Incremento NASpI: l’indennità di disoccupazione NASpI vede il suo tetto passare da 1.550,42€ a 1.562,82€ al mese.
  • Allineamento DIS-COLL: anche per i collaboratori iscritti alla Gestione Separata (DIS-COLL) viene applicata la rivalutazione dello 0,8%, in linea con i parametri NASpI.
  • Adeguamento annuale: le modifiche, valide a partire dal 1° gennaio 2025, mirano a mantenere i trattamenti in linea con l’andamento del costo della vita. Sebbene con un incremento di entità contenuta.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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