Nuova cassa integrazione in arrivo per le imprese. Il governo ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato 2021. Una manovra finanziaria da 40 miliardi di euro che nella sostanza proroga le misure fiscali e previdenziali già intraprese quest’anno.
Vediamo nella sostanza quali sono le linee guida che il Parlamento si appresta ad approvare da qui a fine anno. La legge di bilancio dovrà infatti vedere la luce entro il 31 dicembre 2020 e tante cose saranno esaminate e cambiate.
Cassa Integrazione
In tema di lavoro e previdenza, saranno finanziate ulteriori settimane di cassa integrazione Covid, con lo stesso meccanismo che prevede la gratuità della Cassa per chi ha registrato perdite oltre una certa soglia. In particolare si prevede per le aziende il ricorso ad altre 18 settimane da utilizzare nel 2021. La cassa integrazione potrà essere richiesta anche da imprese che finora non hanno usufruito degli ammortizzatori di emergenza. La richiesta sarà soddisfatta con il meccanismo attuale, che prevede la gratuità dello strumento per le aziende che abbiano registrato perdite oltre il 20%.
In proposito, la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo aveva spiegato che:
“nella prossima Legge di Bilancio ci saranno sicuramente la proroga della cassa integrazione che interverrà anche in modo retroattivo per le aziende che hanno finito o finiranno la cassa integrazione prima dal 16 novembre in poi e troveremo il modo per colmare questo gap fino al 31 dicembre, quindi finanzieremo la cassa integrazione fino a quella data più ulteriori settimane per i mesi del 2021“.
A tal fine è previsto che il governo emani apposito decreto che stabilisce di estendere la cassa integrazione Covid sino al 31 dicembre 2020 per tutte le imprese e i lavoratori che hanno già utilizzato le 18 settimane previste dal decreto agosto.
Proroga scadenze fiscali
Altro importante aspetto riguarda la proroga delle scadenze fiscali.
Sanità
Sono stanziati circa 4 miliardi di euro. Le diverse misure riguardano in particolare il sostegno del personale medico e infermieristico, fra queste la conferma anche per l’anno 2021 di 30.000 fra medici e infermieri assunti a tempo determinato per il periodo emergenziale e il sostegno delle indennità contrattuali per queste categorie, e l’introduzione di un fondo per l’acquisto di vaccini e per altre esigenze correlate all’emergenza. E’ inoltre aumentata di 1 miliardo di euro la dotazione del Fondo Sanitario Nazionale.
Cassa integrazione, lavoro e previdenza
In fatto di lavoro, welfare e previdenza, verranno prorogate le pensioni anticipate di Ape Sociale e Opzione donna. Da luglio 2021 prenderà, poi, il via la grande riforma delle famiglie con l’introduzione dell’assegno unico legato al Isee e che viene esteso anche agli autonomi e agli incapienti. Sarà inoltre prolungata la durata del congedo di paternità. Con circa 1,8 miliardi di euro aggiuntivi, per uno stanziamento annuale complessivo di 7 miliardi, viene portato a regime il taglio del cuneo fiscale per i redditi sopra i 28.000 euro. Sarà prorogato il divieto di licenziamento e azzerati per tre anni i contributi per le assunzioni degli under 35.
Riforma del fisco
Il governo stanzia 8 miliardi di euro annui a regime per la riforma fiscale, che comprende l’assegno unico, ai quali si aggiungeranno le risorse derivanti dalle maggiori entrate fiscali che confluiranno nell’apposito fondo “per la fedeltà fiscale”.
Moratoria e prestiti
Anche per il 2021 sarà possibile accedere alle garanzie pubbliche fornite dal Fondo Garanzia PMI e da SACE. Sarà inoltre istituito un fondo da 4 miliardi di euro a sostegno dei settori maggiormente colpiti durante l’emergenza coronavirus. La moratoria sui mutui e prestiti sarà prorogata. Sostegno aggiuntivo alle attività di internazionalizzazione delle imprese, con uno stanziamento di 1,5 miliardi di euro.
Scuola
In ambito scolastico si procederà all’assunzione di 25.000 insegnanti di sostegno con una dotazione di 1,2 miliardi di euro. Saranno stanziati anche 1,5 miliardi di euro per l’edilizia scolastica. È previsto un contributo di 500 milioni di euro l’anno per il diritto allo studio e sono stanziati 500 milioni di euro l’anno per il settore universitario. Sono destinati 2,4 miliardi all’edilizia universitaria e ai progetti di ricerca. Saranno inoltre destinati 600 milioni di euro all’anno per sostenere l’occupazione nei settori del cinema e della cultura.