Cassa integrazione guadagni straordinaria – CIGS: novità e istruzioni operative

Cassa integrazione guadagni straordinaria - CIGS, come ottenerla per crisi e riorganizzazione aziendale: ecco le novità e le istruzioni operative.
9 anni fa
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Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria – CIGS, per crisi e riorganizzazione aziendale, la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, con la circolare n. 9 del 10 maggio 2016, illustra la nuova disciplina della cassa integrazione guadagni straordinaria – CIGS, come riformata dal Jobs Act. Viene approfondita la normativa in materia di ammortizzatori sociali nelle ipotesi di crisi o riorganizzazione aziendale. La nuova cassa integrazione straordinaria, focalizza l’attenzione sia sulle novità del decreto attuativo della legge n. 183 del 2014 che sui criteri applicativi in particolare delle due causali di intervento della cassa integrazione guadagni straordinaria – CIGS previste dal Decreto Ministeriale 13 gennaio 2016, n.

94033 e contiene numerosi esempi ai fini di agevolare l’operatività dei professionisti. Il provvedimento, ha previsto i “criteri per l’approvazione dei programmi di cassa integrazione guadagni straordinaria ai sensi del decreto legislativo n. 148 del 14 settembre 2015” a decorrere dal 9 febbraio 2016, giorno successivo alla pubblicazione sul sito del Ministero del Lavoro del decreto.

Cassa Integrazione guadagni straordinaria CIGS e ambito di applicazione

L’ambito di applicazione della cassa integrazione guadagni straordinaria – CIGS, è stato riconfermato. In sostanza l’ambito di applicazione degli interventi salariali che ripropone la regola di applicabilità della CIGS per:

  • alcuni datori di lavoro che abbiano occupato mediamente negli ultimi sei mesi più di 15 dipendenti;
  • estensione per altre aziende che invece abbiano occupato mediamente negli ultimi sei mesi più di 50 dipendenti;
  • eccezione per le imprese del trasporto aereo e di gestione aeroportuale e società da queste derivate, nonché imprese del sistema aeroportuale a prescindere dal numero di lavoratori occupati, nonché a favore di partiti e movimenti politici e loro rispettive articolazioni e sezioni territoriali nei limiti di spesa ed alle condizioni previste dal decreto n. 148 del 2015.

La Fondazione Studi evidenzia che a tali soggetti vanno anche aggiunte le aziende con più di cinquanta dipendenti che sarebbero state escluse dalla cassa integrazione guadagni straordinaria – CIGS, ma che hanno fatto ricorso alla stabilizzazione di co.co.pro. (scaduta a fine 2013 e prevista dalla Legge n. 296 del 2006) nel settore dei call center (Decreto n. 22763 del 2015).

Questa ipotesi è possibile esclusivamente per i co.co.pro stabilizzati ancora in forza alla data di pubblicazione del decreto n. 22763 del 2015 e comunque nei limiti di spesa stanziati.

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